Si intitola “IconoPlastica” e ha nel nome non solo la sua ispirazione – raccontare con l’arte l’immaginario iconografico, il sacro e il profano – ma anche il suo probabile “scandaloso” destino. Farà certamente discutere la mostra di alcuni giovanissimi laureandi e specializzandi dell’Accademia Albertina di Torino, che espongono le loro opere in questi giorni a Carrara nello spazio espositivo temporaneo di via Santa Maria su iniziativa degli studi d’arte Cave Michelangelo.
I giovani artisti, allievi di Luciano Massari, sono cinque: Leardo Sciacoviello (sua l’opera forse più provocatoria, “Quel Papa come Marilyn”, dove un Ratzinger sbarazzino si fa alzare le sottane da un getto d’aria), Daniele Accossato (che ha realizzato un “Angelo Ribelle” prigioniero di una cassa da imballaggio e un altare molto particolare, alla superstizione e al consumismo), Ciro Rispoli, Stella Barile e Alessandro Montrone. (Fonte: La Repubblica.it)