La Fondazione Musei Civici di Venezia ha presentato questa mattina, presso la sala conferenze dell’Associazione della Stampa Estera a Roma – presenti alla conferenza il Presidente Walter Hartsarich, il Direttore Gabriella Belli e i curatori Filippo Pedrocco e Alberto Craievich – l’ampia retrospettiva dedicata a Francesco Guardi, protagonista al Museo Correr di Venezia, dal 28 settembre 2012 al 6 gennaio 2013, in occasione del terzo centenario della nascita dell’artista (1712 – 1793).
A cura di Alberto Craievich e Filippo Pedrocco, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, la mostra si realizza grazie al generoso contributo delle più importanti istituzioni museali italiane ed estere e vanta una ricchezza di prestiti mai vista in precedenza, con opere in alcuni casi per la prima volta esposte insieme, a formare un itinerario cronologico e tematico che si sviluppa attraverso settanta dipinti e altrettanti disegni scelti per il loro particolare valore qualitativo e storico.
La conferenza stampa romana è stata occasione per il Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia Walter Hartsarich e il Direttore Gabriella Belli per fare il punto sui primi sei mesi di attività del 2012, focalizzati al rafforzamento dell’offerta, dell’autorevolezza e del ruolo della Fondazione, in piena sintonia con le altre importanti istituzioni veneziane. Tra gli obiettivi raggiunti il grande successo di pubblico dell’evento dedicato a Klimt, attualmente al Museo Correr, che a 67 giorni dall’apertura ha superato i 92.000 visitatori
Particolare attenzione è stata dedicata alla strategia culturale che caratterizzerà i prossimi traguardi della Fondazione Musei Civici di Venezia, con una progettualità di alto livello, resa possibile da un sistema gestionale autonomo, unico caso a livello nazionale di Fondazione culturale capace di autofinanziarsi senza alcun contributo pubblico e che il Presidente Walter Hartsarich ha sintetizzato attraverso tre parole chiave: programmazione, internazionalità ed eccellenza nella produzione culturale.
Punti focali del progetto culturale di Gabriella Belli, che affronta tutti gli aspetti della direzione museale e del fare cultura – dalla conservazione alla didattica, dalla formazione alla catalogazione, dal restauro all’accessibilità e ai servizi – sono soprattutto un rinnovato ruolo del Museo Correr e di Ca’ Pesaro, puntando anche all’arricchimento delle collezioni permanenti e alla loro valorizzazione, alla progettazione e all’ampliamento delle relazioni internazionali.
In questa chiave sono stati annunciati non solo i punti salienti del secondo semestre 2012 ma anche alcune anticipazioni che riguardano il 2013.
Dal prossimo 26 giugno, al Museo Correr, la camera della giovanissima regina Elisabetta (Sissi) d’Austria, il suo boudoir, il piccolo studiolo e altri ambienti, allestiti a rievocare l’atmosfera del tempo, saranno aperti al pubblico con tutto il loro valore storico-artistico e il fascino dei ricordi che portano con sé.
È la seconda tappa di una complessa opera di restauro delle 9 sale degli Appartamenti Reali che da anni interessa il Palazzo Reale e che una volta ultimata vedrà un percorso che integrandosi a quello fronte-piazza del Museo si snoderà lungo il fronte posteriore affacciandosi ai Giardini Reali e al Bacino di San Marco.
La seconda iniziativa che riguarda il Correr – completata in autunno – è il riassetto filologico della configurazione allestiva della Quadreria del Museo Correr (al II piano) realizzata nel 1960-61 da Carlo Scarpa: un “manuale” della museografia europea del dopoguerra, con chiari ambienti “razionalisti” ove le opere sono messe in valore per se stesse senza interferenze (i dipinti sono quasi sempre privi di cornici), reciprocamente accostate in calibrati rapporti spazio-luminosi.
L’altro fronte su cui si accentuano, in questa prima fase, gli impegni e gli sforzi della direzione scientifica e di tutta la Fondazione è il Museo di Ca’ Pesaro che si vuole riportare al ruolo di grande museo del Novecento della città lagunare, per sviluppo museografico, dialogo con le grandi istituzioni mondiali, interazione con la Biennale d’Arte di Venezia – con cui fin dall’origine vi è stata una stretta relazione – e, non ultimo, incremento delle collezioni permanenti. Così, si parte già con l’annunciare un primo eccezionale ingresso nel corpus delle collezioni del Museo: un comodato a lungo termine concesso alla Fondazione Musei Civici di Venezia dalla collezione Ileana Sonnabend che farà sbarcare tra pochi mesi nella città lagunare uno dei massimi artisti internazionali del secondo Novecento, Robert Rauschenberg.
Anche il 2013 si preannuncia intenso con una spettacolare mostra dedicata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia a Édouard Manet e in particolare all’influenza e al fascino che su di lui esercitarono Venezia e i pittori del Cinquecento veneziano, organizzata con la collaborazione scientifica e i prestiti eccezionali del Musée d’Orsay di Parigi. Manet fu a Venezia nel 1852-53 e ne rimase profondamente colpito tanto da voler tornare nel ‘74 per rivedere la città amata da Byron e da Turner ma soprattutto le opere di Tiziano e Tintoretto. Fu uno dei più importanti incontri tra la Serenissima e la modernità nel XIX secolo: un incontro riproposto nell’esposizione che avrà la curatela di Stéphane Guégan massimo esperto di Manet. Commissari della mostra saranno Guy Cogeval Presidente del Musée d’Orsay e Gabriella Belli Direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia.
Per quanto concerne invece la prossima Biennale, dopo la memorabile esposizione su Bacon e quella su Lucian Freud, è ancora al panorama artistico inglese che la Fondazione guarda con una grande retrospettiva al Museo Correr, con la direzione scientifica di Gabriella Belli e la cura di Nicholas Serota, specialista d’arte inglese e direttore della Tate Modern di Londra, dedicata a Anthony Caro (Londra 1928), artefice di una nuova estetica nella scultura – soprattutto con le sue creazioni astratte in ferro e acciaio – che grande influenza ha avuto sulle successive generazioni di giovani.
La Fondazione Musei Civici di Venezia, con i suoi 11 siti museali, le sue 5 biblioteche specialistiche e il grande deposito del Vega Stock a Marghera, è una grande macchina di produzione culturale e alle mostre continueranno ad affiancarsi le pubblicazioni, l’attività di conservazione, lo studio, la ricerca, la didattica, la divulgazione e, con i suoi 2 milioni e oltre di visitatori l’anno, i servizi al pubblico, con innovazioni e continui miglioramenti: dal rinnovamento recentissimo del merchandising con il brand MUVE, allo sviluppo del nuovo portale Visitmuve, reso ancora più funzionale per prenotazioni e acquisti ma soprattutto mappa esplorativa multimediale del patrimonio storico artistico e delle collezioni museali, al restyling delle caffetterie delle principali sedi museali, in particolare Palazzo Ducale e Museo Correr.