ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA A MILANO
Christie’s, 29/30 maggio 2012. Sotheby’s, 24/25 maggio 2012
Le vendite dei moderni e contemporanei da Christie’s hanno totalizzato 9,624,396 euro, il miglior risultato ottenuto da un’asta italiana dedicata alla categoria dal novembre 2008. La sola Evening Sale ha realizzato oltre 8 milioni con 62 lotti in catalogo (11 invenduti) molti dei quali provenienti da diverse collezioni private.
Nel maggio 2011 le analoghe aste di “Arte Moderna e Contemporanea” avevano realizzato 7,883,832 euro (+ 40% su maggio 2010). Un anno fa il top lot era stato un “Concetto spaziale” di Lucio Fontana (olio, lacerazione e graffiti su tela ) datato 1963-64, aggiudicato per 731,000 euro.
Quest’anno, correndo sull’onda del recente record mondiale (“Combustione Legno”, aggiudicato a £3,177,250 da Sotheby’s, Londra, ottobre 2011) è stato Alberto Burri a fare da padrone, ottenendo il miglior risultato raggiunto dall’artista in un’asta italiana. La “Plastica” del 1962 ha realizzato 1,475,300 euro contro una stima di 800,000 – 1,200,000. Un ottimo affare per il venditore che aveva acquistato quell’opera nel 2005 da Christie’s (“Italian Sale”, Londra) per 265,600 sterline (circa euro 332,000). In sette anni, il fortunato buyer ha guadagnato 1.2 milioni di euro circa.
Tra i nove lotti di Lucio Fontana in catalogo nella Evening, uno solo è andato invenduto (tre tagli su giallo, eseguito nel 1965/66, presentato a 300/400,000 euro). Un “Concetto spaziale” del ‘64/’65 (quattro tagli su fondo bianco) è stato aggiudicato a 693,800 euro (stima 400/600,000), terzo posto nella top ten dell’asta.
Altre opere di Fontana invece hanno realizzato dei prezzi ben superiori alle stime. “Concetto spaziale, natura” (due sculture in ottone, 500 esemplari) era stimato 40/60,000 euro ma ne ha realizzati 114,200. Un altro “Concetto spaziale” della fine degli anni ’60 (buchi su fondo bianco) era stimato 250/325,000 euro ed è stato venduto per più del doppio della stima minima (530,000).
Una ceramica proveniente dalla collezione di Renate Wald realizzata nel 1966 era presentata a 20/30,000 euro. È stata aggiudicata a 101.600, cinque volte la base di partenza.
Per Giorgio de Chirico, “Piazza d’Italia”, un olio della metà degli anni ‘50 che ben rappresenta i temi principali della poetica della pittura metafisica, era presentato a una stima di 350/500,000 euro. E’ stato aggiudicato a 315,800. “Il trovatore”, dipinto nel 1939 e molto vicino alla serie dei “Trovatori” del 1917, è arrivato a 630,800 euro (stima: 400/600,000). Degli altri 5 lotti in catalogo, aggiudicazioni in linea con le stime. Invenduto il “Cavaliere in un paese” degli anni ’50, stimato 60/80,000 euro.
Da Sotheby’s (Arte moderna e contemporanea, 24/25 maggio, 224 lotti tra Evening e Day, totale 9,862,400 euro) “Il trovatore” di de Chirico, un olio su tela degli anni ’50 (cm 40×30), molto simile a quello presentato da Christie’s e stimato 140/180,000 euro, è arrivato a 264,750. Degli altri due lotti del pittore offerti nella vendita serale, uno è andato invenduto (lotto 5, “Venezia, Palazzo Ducale”, stima 120/180,000 euro), mentre “Il poeta solitario” (1965/’70) è stato aggiudicato a 192,750 euro (stima 150/200,000).
Considerando solo la Evening Sale di Sotheby’s, dei 59 lotti in catalogo 23 sono andati invenduti. Anche qui ottime performance per Lucio Fontana, presente con 11 lotti (3 unsold). Cinque nella lista dei top ten. Primo posto sul podio con il “Concetto Spaziale”, squarci e graffito su ottone, opera datata 1964-65 della rara serie dei Metalli – sono solo 9 gli ottoni realizzati dal maestro dello Spazialismo – che ha più che raddoppiato la stima in catalogo dopo una gara tra cinque collezionisti durata alcuni minuti (è stato aggiudicato a 1,184,750 euro).
Sempre di Fontana il bracciale in oro – creato in unico esemplare nel 1962/63 per uno dei suoi maggiori collezionisti – ha quadruplicato la stima (30/40,000 euro) ed è stato venduto a 126,750, realizzando così il nuovo record mondiale per un gioiello d’artista.
Tra le altre aggiudicazione, degno di nota il “Senza titolo” di Frank Stella del 1959, unico in catalogo. Presentato a 28/35,000 euro, è stato aggiudicato a 168,750. Quasi 5 volte la stima massima.
Record d’asta italiano per Mario Schifano: uno smalto del 1962, “Propaganda”, proveniente da una collezione privata, da 80/120,000 euro è stato aggiudicato 252,750.
Un ottone del 1976 “Senza titolo” di Fausto Melotti, era presentato a 40/60,000 euro. E’ arrivato a 192,750.
Per cercare di capire l’andamento del mercato, può essere utile vedere quali autori sono rimasti invenduti. In totale da Christie’s gli unsold sono stati 18. Di questi 11 nella sola Evening. Di seguito l’elenco dei nomi rimasti senza acquirente nell’asta serale:
-Mimmo Rotella, “Passeggiata Ripetta”, 1958, 45/65,000 euro.
-Massimo Campigli, “Due figure”, 1965, 60/80,000 euro.
-Giuseppe Santomaso, “Senza titolo”, 1978, 40/60.000 euro.
-Alberto Savinio, “L’isola morta”, 1950, 40/60,000 euro.
-Lucio Fontana “Concetto spaziale, attese”, due tagli su fondo giallo, 1965/66, 300/400,000 euro.
-Alberto Burri, “Senza titolo”, 1950, 100/150.000 euro.
-Renato Birolli, “Ora forte mediana”, 1954, 50/70,000 euro.
-Mario Sironi, “Composizione con figure e cavaliere”, fine anni ’30, 120/180,000 euro.
-Ennio Morlotti, “Vegetazione”, 1965, 20/30,000 euro.
-Giorgio de Chirico, “Cavaliere in un paese”, inizio anni ’50, 60/80,000 euro.
Da Sotheby’s invece gli invenduti della sola asta serale sono stati 23 (59 lotti in catalogo). Ecco i nomi:
-Enrico Prampolini, “Itinerario Plastico”, 1929, 120/150,000 euro.
-Giorgio Morandi, “Paesaggio”, 1923, 120/180,000 euro.
-Giorgio de Chirico, “Venezia, Palazzo Ducale”, prima metà degli anni Cinquanta, 120/180,000 euro.
-Pietro Consagra, “Racconto”, 1961, bronzo, 70/90,000 euro.
-Renato Birolli, “Espansione (n. 2)”, 1957, 70/90,000 euro.
-Lucio Fontana, “Concetto spaziale”, 1960, olio, buchi, tagli e graffiti su tela, 200/300,000 euro.
-Lucio Fontana, “Concetto spaziale”, terracotta dipinta, 1960-65, 120/180,000 euro.
-Lucio Fontana, “Concetto spaziale”, buchi e graffiti su tela, 1961, 350/450,000 euro.
-Piero Dorazio, “Jeux de distance”, 1962, 80/120,000 euro.
-Piero Dorazio, “Tante diversità tante passioni”, 1956, 60/80,000 euro.
-Piero Dorazio, “Tre acque”, 1971, 100/150,000 euro.
-Emilio Vedova, “Senza titolo”, 1968, 80/120,000 euro.
-Emilio Vedova, “Senza titolo”, 1959, 70,000-100,000 euro.
-Emilio Vedova, “CICLO B.6”, 1983, 100/150,000 euro.
-Piero Manzoni, “Achrome”, 1959, 150/200,000 euro.
-Victor Vasarely, “Latorça”, 1952-1973, 60/80,000 euro.
-Alberto Burri, “Cellotex”, 1989, 700/1,000,000 euro.
-Mattia Moreni, “Una tavola di campagna”, 1960, 50/60,000 euro.
-Mimmo Rotella, “Pronto per l’applicazione”, 1962, 50/70,000 euro.
-Arman, “Biancoragy”, 1968, 60/80,000 euro.
-Hans Hartung, “T1980-E20”, 1980, 60/80,000 euro.
-Gianni Piacentino, “Racing-blue record vehicle”, 1986-87, 45/55,000 euro.
-Maurizio Cattelan, “Untitled”, 1997, 120/180,000 euro.
Come salta all’occhio dai dati, Piero Dorazio non ha dato buoni risultati. Dei cinque lotti presentati da Sotheby’s (3 nella Evening) solo uno è stato venduto per 10,000 euro: “Mira I”, 1976, stima: 6/8,000. Da Christie’s invece era presente con due oli, entrambi venduti in linea con le stime: “In questo momento”, 1955, stima 25/35,000 euro, aggiudicato a 33,560 e “Even Bands”, 1965, presentato a 80/120,000 euro, venduto a 95,300.
Anche per Emilio Vedova tre lotti su tre sono rimasti invenduti da Sotheby’s (vedi elenco sopra). Mentre da Christie’s “Ciclo ‘63” del 1963 è passato di mano per 107,900 euro (stima 100/150,000)