In questi ultimi anni stiamo assistendo alla proliferazione di aste dedicate interamente ai beni accumulati da singoli collezionisti, le cosiddette collection sales, il cui successo e clamore mediatico hanno invogliato le case d’asta a moltiplicare gli appuntamenti. Le motivazioni che spingono alla vendita possono essere la morte, la bancarotta, il divorzio, fare spazio nella collezione, oppure eredi che preferiscono spartirsi il ricavato piuttosto che opere e oggetti.
Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, Liz Taylor, Gunther Sachs, sono tra gli episodi più affascinanti che hanno attratto moltissimi collezionisti portando tassi di vendita pari al 100%. Accanto a collezioni raffinatissime e dalla grande personalità, il culto della celebrità e la prestigiosa provenienza giocano un ruolo fondamentale in queste vendite, accompagnate da un effetto mediatico in grado di trainare al rialzo anche i lotti minori.
Esempi di tale successo si possono scovare anche in alcune aste del XIX secolo, come quella organizzata da Christie’s direttamente nella casa del duca di Buckingham e Chandos nel 1848 che, stretto dalla morsa dei debiti, aveva messo in vendita tutti i suoi beni richiamando l’interesse di migliaia di persone tra nobiltà e borghesia. La vendita aveva fruttato l’equivalente di £5 milioni di oggi, in cui era compreso anche un ritratto di Shakespeare del 1610 attribuito a John Taylor e una Venere proveniente dalle terme di Agrippa a Roma. Il divorzio è stato invece la causa della vendita in asta della collezione di Robert e Ethel Scull. La prima trance nel 1973 da Sotheby’s, poi un secondo gruppo nel 1986.
Avvicinandoci ai giorni nostri possiamo annoverare la Collezione dei Baroni Nathaniel e Albert von Rothschild, passata sotto il martelletto di Christie’s nel luglio del 2000, raggiungendo il più alto totale mai registrato per una singola collezione in Europa, battendo inoltre ben 27 record nei suoi £57.7 milioni di guadagno. Sempre nel 2000, The Personal Property of Marilyn Monroe venne accolta con grande entusiasmo, battendo il record per un memorabilia di una celebrity con l’abito ‘Happy Birthday’ indossato da Marilyn nel 1962 per la canzone dedicata al Presidente John F. Kennedy, battuto a $1.2 milioni.
Nel 2009 l’asta dei record è stata quella dell’inestimabile e prestigiosa collezione di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé al Grand Palais, officiata da Christie’s assieme a Pierre Bergé & Associates auctioneers, che ha battuto il totale più alto per una collection sale con i suoi €342,5 milioni, rimanendo tuttora imbattuto. Per l’occasione addirittura il Grand Palais di Parigi ha aperto le sue sale per l’esposizione del 733 pezzi in vendita tra opere d’arte, mobili Art Decò, oreficeria e bronzi dal valore artistico eccezionale. Tra i record raggiunti, la “sedia con dragoni” di Eileen Gray, un capolavoro dell’Art Decò, stimato tra 2 e 3 milioni di euro e venduto per 21,9 milioni €, raggiungendo così la seconda quotazione di sempre per un mobile. Nella pittura, record per Matisse con l’opera “Les coucous, tapis bleu et rose” battuta a 35,9 milioni €.
Per raggiungere questo clamore mediatico bisognerà arrivare al dicembre 2011, con la serie di aste dedicate alla collezione di Elizabeth Taylor, suddivise tra arte, moda, arti decorative, memorabilia e gioielli. Proprio quest’ultimo settore ha scatenato le palette dei collezionisti in sala: The Elizabeth Taylor Collection of Jewellery ha battuto il record del comparto, totalizzando $144 milioni e una percentuale di venduto pari al 100%. Top lot la magnifica perla La Peregrina, la collana che Richard Burton acquistò per Liz Taylor nel 1969 per $37.000, stimata 2-3 milioni di dollari e battuta alla cifra record di $11.8milioni, dopo una battaglia durata oltre quattro minuti.
Ma anche in Asia gli esempi non mancano: nel 2011 l’asta della Collezione Ullens – i fondatori dell’Ullens Center for Contemporary Art a Pechino – officiata da Sotheby’s ha rappresentato un’irripetibile occasione di aggiudicarsi opere degli autori più importanti della Cina avanguardistica. L’asta ha totalizzato 54.7 milioni di dollari, contro una stima pre-vendita di 12-16 milioni. Inoltre, record per il trittico di Zhang Xiaogang, Forever Lasting Love, venduto per 10 milioni di dollari, polverizzando la stima di 3.2 milioni.
Recentemente, la collezione del celebre playboy tedesco Gunther Sachs ha totalizzato £35,6 milioni di sterline a maggio da Sotheby’s, contro una stima massima di £25 milioni e trainando al rialzo anche gli oggetti minori.
Sulla scia di questo entusiasmo, Sotheby’s e Christie’s hanno già annunciato le collection sales del prossimo autunno. Il 24 settembre Sotheby’s presenterà 100 opere di arte contemporanea provenienti dalla collezione di Marcel Brient, grande collezionista francese che fu tra i primi ad acquistare opere di Jeff Koons, John Currin, Takashi Murakami e Felix Gonzales-Torres. Il 27 settembre sarà poi la volta di Christie’s con la collezione della maestra dell’eleganza Hélène Rochas a Parigi, con opere d’arte moderna e antica, Art Deco, arredi e oggettistica.