Non si fermano e anzi si amplificano le polemiche e i dissensi sulla nomina dell’onorevole Melandri al Maxxi museo romano. Giovanna Melandri «chiede un compenso di 300mila sterline l’anno per guidare il Maxxi?». Lo chiede al ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi il deputato del Pdl ed ex sottosegretario del ministero Francesco Giro. «Nella sua intervista al Corriere della Sera – ha detto Giro – la Melandri dice tre cose molto precise: che prenderà uno stipendio, che il nuovo Cda del Maxxi dovrà decidere l’importo, che lei comunque vuole essere equiparata ai colleghi della prestigiosa Tate Modern di Londra, che appunto non prendono meno di 300mila sterline l’anno. Vergogna». La Melandri ha risposto attraverso le agenzie sostenendo che sono questioni di «politica incattivita» e «perché no, un po’ invidiosa». Anche una buona parte del Pd è contrario a questa nomina Stefano Fassina responsabile Economia ha detto “qui non si tratta di lottizzazioni o spartizioni – ha puntualizzato Fassina – Il Pd al Maxxi voleva lasciare i dirigenti che c’erano e che stavano facendo un ottimo lavoro”. Ma la Giovanna ha risposto che “c’è un clima di maccartismo bipartisan”. Ieri al Corriere aveva dichiarato “Quel museo l’ho istituito io. Sono la madre del Maxxi”. Clicca qui per leggere l’articolo di Paolo Conti sul Corriere. Verrebbe subito da rispondere “e chissene…”. Perchè se fai un figlio poi devi sempre governarlo tu?..
Sulla questione del compenso l’onorevole ha risposto dicendo di essere disposta a lavorare con compenso zero. E ha chiesto tre anni di tempo per poi giudicarla dai risultati.
Ma il clima è veramente pessimo intorno alla sua nomina. In effetti persino lo scrittore Antonio Pennacchi, ex militante di sinistra e ora atipico finiano, ha espresso un giudizio durissimo: “Quanti siamo in Italia? Quanti milioni? Più di sessanta. Possibile che tra tanti italiani proprio un politico bisognava scegliere per dirigere il Maxxi? Vergogna. Che vergogna. Basta hanno rotto. E provassero a dare ancora lezioni di etica. Sono una vergogna come gli altri”.
Il MiBAC ha annunciato che martedì 23 ottobre alle ore 11.30 si terrà a Roma, presso il MAXXI, una conferenza stampa alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, e dell’on. Melandri. Durante la conferenza verranno illustrate le principali linee di azione e sviluppo del Museo.
Giovanna Melandri, Ministro per i Beni e le Attività Culturali dal 1998 al 2001 e promotrice della legge n. 237 del 1999, istitutiva del Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee e di nuovi musei, primo nucleo del MAXXI, ha incontrato ieri sera il prof. Ornaghi e il Segretario generale del MiBAC, arch. Antonia Pasqua Recchia, Commissario del MAXXI fino al 31 ottobre.
La nomina aveva scatenato sin da subito grandi polemiche nel mondo politico. Contrari gli esponenti del centrodestra. Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, l’ha definita un autentico “fuor d’opera”. Il presidente dei deputati dell’Udc, Gian Luca Galletti ha dichiarato di ritenere: “Del tutto inopportuna la scelta del ministro Lorenzo Ornaghi di nominare la collega alla presidenza del Maxxi di Roma. In una condizione normale non dovremmo neanche spiegarne le ragioni e per questo siamo sorpresi”. Critiche anche dal centrosinistra. Il leader di Sel Nichi Vendola sostiene che: “La sua nomina alla presidenza del Maxxi è un problema stilisticamente complicato da digerire. Non si è trattato di un bel gesto da parte del governo”. Anche Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori ha affermato di stimare Giovanna Melandri, “e proprio per questo spero che comprenda che la sua nomina è un errore politico. Nella sua esperienza politica e parlamentare Melandri ha infatti acquisito sicuramente competenze in materia di politica culturale. Ma l’errore compiuto dal ministro Ornaghi sta nell’opacità del metodo scelto”.
Unico favorevole Luigi Zanda, vicepresidente dei senatori del Pd secondo il quale: “Roma può oggi festeggiare la nomina di un presidente che ha tutte le doti per far grande il Maxxi, la più importante galleria pubblica di arte contemporanea della Capitale. La nascita del Maxxi si deve al lavoro di Giovanna Melandri, alla sua esperienza e alla sua consistente caratura internazionale”.
Grossa rivolta anche del popolo del Web che accusa il partito democratico di perseguire gli stessi metodi politici di sempre e di tutti. Quelli che puntano ad avere più poltrone. “Ha ragione Renzi a chiedere il pensionamento di Dalema e di tutti i suoi amichetti”. “Politici a riposo!” Perchè non mettere al posto della Melandri già parlamentare “una persona professionalmente competente nella gestione dei beni artistici?”. Un altro commento va ancora più duro: La Melandri? “Caratura Billionaire!! Di internazionale la Melandri ha solo i balli in Kenia con Briatore. Il PD si deve vergognare del suo comportamento peggiore di quello del centro destra. Dovremo abituarci alla sistemazione selvaggia di tutti i suoi catorci oramai impresentabili?”.
Forse Renzi non ha poi così torto chiedendo ad alta voce di azzerare tutta la vecchia dirigenza di un partito un tempo rivoluzionario, poi riformista. E ora solo a caccia di poltrone. Di certo la nomina al MAXXI della dalemiana Melandri è un colpo a sfavore del popolo dei “rottamatori”. Anche se, conoscendo l’ex ministro dei Beni Culturali (che a Milano snobbava la prima della Scala per andare a una festa inaugurale d’un circolo politico) non ci stupirebbe assistere in futuro a un suo doppio salto mortale per cambiare schieramento.
Veltroni molla , la Melandri si dimette da parlamentare cosa significa questo fuggi fuggi della Sinistra ? vogliono lasciare il terreno spianato a Renzi ?