Lo chiamano “Il Maestro del Bianco”, ma il bianco non è la sua unica cifra pittorica. E’ Angelo Savelli (1911-1995), l’artista di Pizzo Calabro stabilitosi a Roma nel 1929 per seguire i corsi alla Scuola Libera di Nudo e iscriversi poi all’Accademia di Belle Arti dove si diploma ne 1936: il Museo Marca di Catanzaro dedica al “suo” pittore la più ampia retrospettiva mai organizzata, per “riparare al colpevole silenzio che si è creato nei confronti di questo artista”, come dice Alberto Fiz che con Luigi Sansone ha curato la mostra che ha inaugurato al Marca il 15 dicembre e proseguirà fino al 30 marzo.
Oltre 70 opere esposte, e immediatamente si percepisce che il Bianco per Savelli è un traguardo finale, e non una costante di tutta la sua opera: contemporaneo e spesso in relazione anche diretta con gli altri artisti del suo tempo, al cui confronto è dedicata una sala intera della mostra (Guttuso, Fontana e chiaramente con Mimmo Rotella, l’altro calabrese doc dell’arte contemporanea), entrando nel Marca si rimane scossi dall’abbondanza di colori delle prime tele del pittore di Pizzo Calabro. Perché in questa “nuova e fondamentale indagine sull’arte di Savelli di cui il Marca si fa promotore, si capirà che il bianco è un punto di arrivo per l’artista, il suo modo di esprimere le emozioni che interiorizza” spiega Fiz. Guardando le opere monocromatiche in cui predomina indiscusso il bianco, infatti, si nota che il movimento della tela non è dato dalle sfumature o il tratto del colore, assente appunto, ma dalle linee, le figure che sembrano spingere da sotto, come a segnalare un’energia pulsante che il bianco in un primo momento sembra mascherare. “Lo spazio mentale di Fontana si espresse col taglio –continua Fiz-, Savelli anela all’infinito. È un bianco di sospensione”. E quindi Fontana cerca di andare aldilà della tela, si superare lo spazio bidimensionale, tagliandola. Savelli cerca quasi di creare un mondo a parte, con sue logiche e sue proporzioni: si notano le forme, anche di figure, ma sono immerse nel bianco e emergono in rilievo sotto la tela.
Una mostra realizza grazie anche grazie ai prestiti e alla collaborazione di vari enti museali, quali la Fondazione Prada, la Fondazione VAF-Stifung, il Mart di Rovereto, la GNAM di Roma e il Museo del Novecento di Milano, e grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
SCHEDA TECNICA:
“Savelli. Maestro del bianco”
Marca-Museo delle Arti di Catanzaro, Catanzaro
15 dicembre 2012-30 mazo 2013
A cura di Alberto Fiz e Luigi Sansone
Da martedì a domenica ore 9.30-13, 16-20.30. Chiuso al lunedì.
Ingresso: 3 euro.
Tel. 0961-746797
www.museomarca.info, info@museomarca.com