Questa mattina la città lagunare si è svegliata con una sorpresa che attraverso la rete sta facendo il giro del mondo: in Piazza San Marco, cuore dei festeggiamenti del Carnevale di Venezia – il più famoso dopo quello di Rio – non si può non notare un’opera di sei metri di lunghezza per quattro di larghezza, ispirata all’uccellino blu più famoso del mondo: Twitter.
A delineare la scena “del crimine” un nastro giallo e al centro la gigantesca scultura di Cesare Inzerillo intitolata #ripTwitter, che raffigura il volatile abbattuto, accasciato al suolo, perché qualcuno ha tentato di ucciderlo, e i bossoli si trovano ancora accanto al corpo del reato.
«Non so chi abbia sparato a Twitter, sto indagando. Ma ho sospetti fortissimi…» dice il direttore del Carnevale di Venezia Davide Rampello, che ha così spiegato l’accaduto: «Venezia è l’unica Città al mondo dove si possa pensare di attuare un’idea come questa, così ironica. Uno scherzo, che questo Carnevale rende leggero ed elegante. Non riesco a pensare a un luogo e un modo più adeguati per questa installazione».
#ripTwitter rimarrà visibile per tutta la giornata di lunedì 11 febbraio in Piazza San Marco, ma attraverso la rete la fotografia sta viaggiando sulle pagine dei social network sparse per il pianeta, e l’hashtag #ripTwitter “Riposa In Pace Twitter” è già tra i più dibattuti. Un acronimo internazionale, che va dal latino “Requiescat in Pace” all’inglese “Rest in Peace”, e che invita a riflettere sul ruolo del più famoso Social Network del mondo, e lo fa in modo ironico e con la leggerezza sottolineata fin da subito dal direttore Rampello.
L’imprenditore trevigiano Fabrizio Pilotto, (www.fabriziopilotto.it) Presidente di Edipro – Database Marketing che ha promosso e realizzato l’iniziativa insieme al Carnevale di Venezia dichiara: «Twitter ha cambiato il mondo e tutto quello che abbiamo realizzato oggi io lo vedo come un omaggio, che denuncia gli interessi che molti poteri forti avrebbero nel farlo fuori. Queste sono le nuove frontiere della comunicazione e per questo faccio un appello ai miei colleghi imprenditori: passeremo questa crisi insieme, con il coraggio che contraddistingue la nostra categoria. Per questo vi dico che non dobbiamo avere paura di osare: sosteniamo la cultura, le grandi Istituzioni artistiche come il Carnevale di Venezia, e allo stesso tempo apriamoci ai nuovi canali di comunicazione: Twitter ne è un esempio, e dobbiamo difenderlo. Il mondo cambia, e le imprese devono stare al passo coi tempi: all’inizio era il verbo, poi il silenzio e adesso il cinguettio».
L’opera, nata da un’idea di Nicolas Ballario e realizzata da Cesare Inzerillo, vuole che ogni spettatore possa decidere personalmente chi è stato a sparare: ognuno dei 500 milioni di utenti nel mondo potrà avere una personale interpretazione, un sospetto.
L’evento, organizzato da Arthemisia Group e seguito dall’agenzia YouLoveHome per la parte Social, gode di un media partner d’eccezione: SkyArteHD, che attraverso il suo direttore Roberto Pisoni dice: «l’intento di SkyArteHD è proprio quello di offrire allo spettatore più punti di vista sul mondo dell’arte, e questa installazione rispecchia pienamente questo obiettivo. Inzerillo è stato uno dei testimonial iniziali del nostro Canale e devo dire che non smette mai di stupire».
Dopo il Carnevale l’opera “volerà” al Museo del Paesaggio di Torre del Mosto, dove sarà visibile dal 6 aprile.
«Questo evento farà il giro del mondo e sono felice che parta da Piazza San Marco – conclude Rampello – ho sempre amato i cinguettii, fin da quando, come ricorderanno in molti, era il suono che accompagnava gli intervalli delle trasmissioni radiofoniche. “L’uccellino della radio” è andato in pensione e ha lasciato il posto a un altro».