Foto di Franco Ricci
Testo di Luca Zuccala
Chiudere l’acqua. Spegnere le luci. Smontare e smantellare tutto il più in fretta possibile. L’ultimo baluardo “collaterale” del Salone del Mobile a Milano si smaterializza pezzo dopo pezzo per riprendere forma l’anno venturo. Come tradizione comanda come cala il sipario sulla Statale finisce la sbornia del Fuorisalone. Basta feste, aperitivi e frivole mondanità. Ritornano le pacate atmosfere rinascimentali del Filarete e il grigiore accademico di sempre.
Domenica notte si è conclusa l’ultima mostra-evento ancora in vita del Fuorisalone 2013. “HYBRID ARCHITECTURE & DESIGN“: 40 prototipi realizzati da 70 designer tra chiostri, cortili e portici della Ca’ Granda, ovvero le colorate installazioni che per 2 settimane in aprile agghindano l’Università degli Studi di Milano. Tema di quest’anno è stato il métissage nel progetto di architettura e design, un’alternativa credibile all’acritico concetto di melting pot. Il concetto d’ibridazione viene così interpretato come incontro di culture e tecnologie capace di generare risposte alle incognite e ai problemi del mondo contemporaneo. Filosofie a parte il risultato è ogni anno spettacolare e la creatività contemporanea non fa che valorizzare la bellezza dell’ex Ospedale Maggiore.
Per chi non è riuscito a vederli o li vuole rivedere vi proponiamo un tour fotografico notturno tra le luci dei migliori progetti di questa edizione. Arrivederci all’anno prossimo.
Crediti foto: Franco Ricci © ArtsLife & F.R.
2 Commenti
Meraviglioso!
affascinante! peccato non essere passati. Chi lo sapeva che fosse aperto fino all’altro ieri??