1 giugno > 24 novembre 2013
Giardini, Arsenale, Venezia
GUIDA COMPLETA
ALLA 55a BIENNALE DI VENEZIA
tutte le informazioni e i link necessari per visitare la Biennale veneziana.
Commenti & approfondimenti
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Em5DWZxZ40k&feature=youtu.be[/youtube]
Il servizio di ArtsLife TV con interventi di Pierluigi Panza (giornalista); Vittorio Sgarbi (critico d’arte); Bartolomeo Pietromarchi (curatore Padiglione Italia); Ludovico Pratesi (critico d’arte); Angelo Crespi (presidente Palazzo Te di Mantova); Marco Carminati (giornalista); Giuseppe Lezzi (mercante d’arte)
<Tutti i numeri della Biennale di Venezia 2013: c.s. conclusivo al 24/11/2013>
APPROFONDIMENTI e LINK UTILI
<Introduzione di Paolo Baratta>
<Meetings on Art>
<Progetto Educational>
<Intervento di Massimiliano Gioni>
<Artisti>
<Partecipazioni nazionali>
<Padiglione Italia>
<Eventi collaterali>
<Biglietteria>
<Prenotazioni alberghiere >
<Previsioni meteo in laguna>
<Cerca un treno per Venezia>
<Vaporetti>
Info pratiche per visitare la biennale e alcune delle altre mostre:
Da Ferrovia S.Lucia passando per il Canal Grande linea 1 + lenta ma permette di effettuare fermate intermedie per visitare altri eventi
Linea 2 + veloce per Arsenale (padiglione italiano) + altro e fermata Giardini
Linee 41 e 51 uscendo sul piazzale antistante la stazione a destra escludono entrambi il Canal Grande il 51 + veloce per giardini e arsenale Per i + avveduti si può scendere alle zattere per arrivare alla Salute
Prezzi biglietti 7 € a corsa. Possibilità costi più convenienti con abbonamenti giornalieri
• riflessioni dopo l’inaugurazione
• <Visite guidate alla Biennale di Venezia ’13 – #1PADIGLIONE CENTRALE – di Cristiana Curti – 18.07.2013>
• <Visite guidate alla Biennale di Venezia ’13 – #2 PADIGLIONI NAZIONALI – di Cristiana Curti – 25.07.2013>
• <Visite guidate alla Biennale di Venezia ’13 – #3 PADIGLIONI NAZIONALI AI GIARDINI SULL’ISOLA DI SANT’ELENA – di Cristiana Curti – 01.08.2013>
•<Riflessioni al vetriolo. Il Palazzo enciclopedico: se non son mati no i volemo– di L. de Rubempré – 05.06.2013>
• <Considerazioni casuali nell’estate 2013 dell’arte a Venezia – di Cristiana Curti – 31.05.2013>
• <Riflessioni sulla Biennale di Gioni: una Biennale artistica o un’enciclopedia dell’arte? – di Vera Agosti – 31.05.2013>
• <Prime impressioni veneziane (Sulla 55 Biennale d’Arte) – di Marta Calcagno Baldini – 31.05.2013>
■ link articoli passati e approfondimenti sulla biennale e sugli eventi collaterali
■ <Leone d’Oro per l’artista Tino Sehgal (UK) e il padiglione dell’Angola – 01.06.2013>
■ <Amarcord: la Biennale si racconta – 01.07.2013 – di Laura Novello>
■ <Nominata Giuria Internazionale Biennale Venezia – 13.05.2013>
■ <Ultime grida dalla Laguna – di Lucien de Rubempré – 10.05.2013>
■ <Biennale Venezia: Maria Lassnig e Marisa Merz Leoni d’oro alla carriera – 06.05.2013>
■ <“Vice versa”. Sul Padiglione Italia 2013 di Camilla Mozzetti – 06.02.2013>
■ <Cosa significa per la Cultura italiana questa Biennale di Venezia – www.massimobray.it >
■ <Sotheby’s @ Venice Biennale: Alex Branczik and Tim Marlow discuss contemporary highlights from the 55th Venice Biennale>
■ <Sotheby’s @ Venice Biennale: Tim Marlow explores three different pavilions, and learns what sets each country’s exhibition apart>
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IL PALAZZO ENCICLOPEDICO
PADIGLIONE ITALIA
Venezia (Tese delle Vergini, Arsenale)
1 giugno – 24 novembre 2013
Curatore Bartolomeo Pietromarchi
IL PROGETTO ESPOSITIVO
Vice versa è il titolo scelto dal curatore Bartolomeo Pietromarchi per il progetto espositivo del Padiglione Italia alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso la Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee.Vice versa riprende un concetto teorizzato da Giorgio Agamben nel volume Categorie italiane. Studi di Poetica(1996), in cui il filosofo sostiene che per interpretare la cultura italiana sia necessario individuare una “serie di concetti polarmente coniugati” capaci di descriverne le caratteristiche di fondo. Binomi quali tragedia/commedia,architettura/vaghezza o velocità/leggerezza divengono così originali chiavi di lettura di opere e autori fondanti della nostra storia culturale.
Questa attitudine speculare e dialettica, e in particolare la dimensione del doppio, è uno degli aspetti che più profondamente caratterizzano l’arte contemporanea italiana. Basti citare la poetica di artisti come Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Luigi Ontani e Gino De Dominicis che basano la propria ricerca su polarità contrapposte: ordine e disordine, immagine e riflesso, visibile e invisibile, i confini tra realtà e finzione, originale e copia, tragedia e commedia tendono a dissolversi. La natura antitetica della nostra cultura produce così opere che ribaltano la realtà in finzione e la finzione in realtà, dove nel gioco del vice versa il paesaggio diviene palcoscenico, la storia performance, l’opera teatro, l’immaginario popolare storia personale.
Ispirandosi a questa visione, vice versa propone un percorso espositivo composto da sette stanze, sette ambienti ognuno dei quali ospita due artisti in dialogo tra loro, dove il senso profondo di questa vocazione dialettica è manifestato dalle opere esposte.
La mostra diviene così un viaggio ideale nell’arte italiana di oggi e di ieri, un itinerario che racconta identità e paesaggi – reali e immaginari – esplorando la complessità e le stratificazioni della vicenda artistica e antropologica del paese. Un ritratto dell’arte recente non più letta come contrapposizione tra movimenti e generazioni, ma come un atlante di temi e di attitudini, riconducibili alla storia e alla cultura nazionali, in un dialogo incrociato di corrispondenze, derivazioni e differenze, tra figure di maestri riconosciuti e artisti delle generazioni successive.
I quattordici artisti invitati sono:
Francesco Arena, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Flavio Favelli, Luigi Ghirri, Piero Golia, Francesca Grilli, Marcello Maloberti, Fabio Mauri, Giulio Paolini, Marco Tirelli, Luca Vitone, Sislej Xhafa.
Vice versa si presenta così come un’esplorazione dei caratteri fondanti della nostra identità culturale e artistica contemporanea articolata in un percorso tematico suddiviso in sette aree. Il doppio sguardo sul paesaggio, in cui il significato di luogo, sospeso tra visione e memoria, emerge dalle opere di Ghirri e di Vitone; il rapporto sofferto e contraddittorio con la storia declinato tra dimensione personale e collettiva si manifesta in Mauri e Arena che affrontano, attraverso il filtro del corpo e della dimensione performativa, i buchi irrisolti della storia. Ancora, il gioco dialettico e i continui slittamenti tra tragedia e commedia si ritrovano nei lavori di Golia e Xhafa sempre in bilico tra vita vissuta e vita immaginata; una dimensione presente anche nelle opere di Maloberti e Favelli che rendono sensibili gli sconfinamenti tra autobiografia e immaginario collettivo attraverso riferimenti alla cultura e alle tradizioni popolari. Una propensione dialettica è da sempre propria del lavoro di Giulio Paolini, che dialoga in mostra con Marco Tirelli sul tema dell’arte come illusione, come sguardo prospettico: un invito ad entrare in una dimensione ulteriore, costringendoci a restare in equilibrio sul confine tra realtà e rappresentazione. Il percorso della mostra ritrova questo gioco anche nella contrapposizione tra suono e silenzio, tra libertà di parola e censura, come nella ricerca di Massimo Bartolini e di Francesca Grilli, per terminare con le opere di Baruchello e Benassi in quella tensione tra frammento e sistema in cui l’umana ambizione ad archiviare e a classificare si scontra con l’impossibilità e il fallimento.
La mostra presenta opere per lo più prodotte appositamente per l’occasione: installazioni, sculture, dipinti, performance, interventi sonori e ambientali – all’interno e all’esterno del Padiglione – restituiscono alla nostra arte recente quella complessità vitale, fatta di intuizioni e contraddizioni, che, nel gioco del vice versa, trova uno dei suoi elementi fondanti, affermando il proprio statuto di originalità e il rilievo internazionale che le compete.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=1DXOuO0Dzac[/youtube]
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Informazioni utili:
Giardini / Arsenale
Distanza tra le due sedi: 15’ a piedi
Infopoint, Guardaroba gratuito
Servizi per le famiglie
Noleggio gratuito passeggino e marsupio baby, Fasciatoio, Servizio allattamento e pappa, Spazio famiglie
Servizi in mostra (Giardini e Arsenale)
Bar, ristorante, bookshop
Il servizio è in vendita presso le sedi espositive e online sul sito Biennale
Tel. 041 5218 828 – Fax 041 5218 732
promozione@labiennale.org
Come raggiungere le sedi espositive
3 Commenti
Massimiliano Gioni has a smart face.
Il più outsider di tutti
In tale clima sobrio ma pacifico è parsa quasi finta l’irruzione in sala (assolutamente reale) del perennemente escluso situazionista, Pino Boresta il più outsider di tutti, che aveva da tempo annunciato il suo suicidio nel caso non fosse stato invitato alla Biennale. Non essendo ovviamente stato invitato neanche questa volta ha rassicurato che sì, nonostante tutto, ancora “vivrà”.
C.C.
Io Vivrò
Pino Boresta vivrà. Nuova performance-blitz dell’artista romano durante la conferenza stampa della Biennale. L’outsider per eccellenza rivendica ancora una volta la propria esistenza
“I don’t give up”, urla a pieni polmoni Pino Boresta. E se c’è qualcosa che va riconosciuto all’artista romano, insieme a una rara genuinità, sono la tenacia e la convinzione con cui porta avanti la sua ricerca, da almeno un paio di decadi. Performer, situazionista (o “situazionauta” come ama definirsi), oltre che street artist ante litteram, Boresta è sbucato fuori dal pubblico della conferenza stampa della Biennale di Venezia, ieri a Roma, al grido di “Io vivrò”.
Dopo aver provocatoriamente annunciato, con email, post su forum e pubblicità sui giornali, che si sarebbe tolto la vita se Gioni non l’avesse invitato alla mostra, ha invece a sorpresa deciso di riaffermare con forza la propria esistenza, la propria condizione di outsider, di irregolare, di allegro e consapevole disturbatore. La performance, interrotta dal servizio d’ordine come ogni blitz che si rispetti, si è chiusa con un forte applauso, mentre Paolo Baratta, presidente della Biennale, riprendeva la parola dicendo a Massimiliano Gioni: “pensavo fosse una delle tue trovate”…
V.T.
Qui ii video:
http://www.youtube.com/watch?v=gDxYnZFyx_0
http://www.youtube.com/watch?v=uyUoEyubttc