Saranno on-line le 30 mila pagine tratte da 34 libri, 41 giornali e 122 riviste. “Digitalizzare e rendere disponibile su web l’opera omnia einaudiana è qualcosa che davvero mancava, davvero serviva, soprattutto in considerazione del fatto che molte opere sono difficilmente rintracciabili oggi. O, meglio, fino a ieri erano difficilmente rintracciabili”. Ha detto Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo alla presentazione alla stampa del sito internet www.luigieinaudi.it, avvenuta giovedì 20 giugno presso la Fondazione Luigi Einaudi di Roma.
Un database contenente gran parte degli scritti einaudiani esisteva, ma i testi erano raccolti in formato immagine il che non rendeva di fatto possibile alcun tipo di ricerca specifica. I tecnici informatici della Fondazione ora hanno messo a punto un database con il quale è possibile “interagire” attraverso tre tipologie di ricerca: cronologica, per tipologia bibliografica, per parola/e chiave, poiché gli scritti sono stati inseriti in formato testo.
“Chissà come si sarebbe sentito Luigi Einaudi a veder preceduto il proprio nome dal ‘www.’ – ha detto sempre Gianna Gancia – secondo me, bene. Perché certo non l’avrebbe spaventato il cosiddetto ‘world wide web’, non si sarebbe spaventato per questa ‘grande ragnatela mondiale’ lui, che in fin dei conti, per tutta la sua lunga vita che attraversò due conflitti mondiali cercò di teorizzare, propiziare, favorire la grande ragnatela degli scambi commerciali”. E sottolinea “Lui che sapeva, con Bastiat, che dove non passano le merci passano gli eserciti. Ecco, lui non si sarebbe ritratto dinanzi al web, a questa ragnatela dei tempi nostri che è essa stessa ragnatela di scambi commerciali”.