Sotheby’s, New York, 6 novembre 2013
Almeno nell’universo dell’arte, l’Italia è protagonista in tutto il mondo. Il Museo Guggenheim di New York ha in calendario per il 21 febbraio 2014 l’apertura della grande mostra “Futurismo italiano, 1909-1944. Ricostruire l’Universo “. E il The New York Times titola “Il futuro è in arrivo al Guggenheim e da Sotheby’s”. La grande casa d’aste ha in calendario la vendita d’una straordinaria collezione d’arte moderna proveniente da un anonimo signore residente in Svizzera. Sono quattordici i capolavori (realizzati tra il 1910 e il 1930) che apriranno il catalogo della Evening Sale newyorchese del 6 novembre. Per una stima complessiva è di 67,2 e 95,1 milioni di dollari.
Ma la notizia stupefacente è che -a giudizio di tutti- la star indiscussa tra queste opere è senza alcun dubbio “Automobile in corsa”, dipinta nel 1913 dal nostro Giacomo Balla. Si tratta di uno dei primi esempi della pittura futurista di Balla. L’esecuzione quasi astratta è costituita da turbinii di pennellate di bianco, grigi e nero. Nell’intento di dare allo spettatore l’impressione della velocità di un’auto in corsa. Il quadro è stimato tra i 12 e i 18 milioni di dollari.
Tra gli altri capolavori di questa collezione (che spazia dal Cubismo al Futurismo, attraverso il Dadaismo, il Surrealismo e l’Astrazione) spiccano opere di Joan Miró, Francis Picabia, Pablo Picasso e Juan Gris. Le opere andranno in un tour mondiale per permettere a tutti i potenziali collezionisti e appassionati di vederle dal vivo. L’esposizione inizierà a Londra tra il 12 e il 17 ottobre. A New York inizierà il 1° novembre. Sono previste brevi esposizioni persino a Hong Kong e a Mosca. Insomma per una volta almeno il nostro Balla batte -nel giudizio dei critici- la fama di Picasso. L’Italia dell’arte ci rende famosi e ci onora.