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Arredi e dipinti da Bolaffi per 1,1 milioni €

Torino, 25 settembre 2013 

Una sala d’aste affollata, con un pubblico variegato di collezionisti, mercanti, antiquari e istituzioni, e centinaia di offerte telefoniche e su internet, hanno accolto il 25 settembre a Torino, la vendita di arredi e dipinti antichi organizzata da Bolaffi, che ha realizzato oltre 1,1 milioni di euro. Ottimo risultato per la raccolta messa in vendita da Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta, che con un realizzo di circa 650 mila euro ha più che raddoppiato la base di partenza (310 mila euro).

La raccolta vanta i top lot dell’asta: la Veduta del monastero di san Lorenzo all’Escorial, olio su tela di scuola spagnola di inizio XVII secolo, schizzato a 87 mila euro da una base di partenza di 7.500 euro, e il Ritratto dei tre figli di Carlo Emanuele I di Savoia, opera del pittore fiammingo Jan Kreack (1568-1607): salito a 85 mila euro da 15.000 euro di base. Buon risultato anche per i tre dipinti settecenteschi di Louis Michel Van Loo raffiguranti le tre principessine Eleonora Maria Teresa, Maria Felicita Vittoria e Maria Luisa Gabriella, figlie di Carlo Emanuele III: i tre dipinti hanno raggiunto la cifra complessiva di 78 mila euro (da una base totale di 24 mila). Tra i risultati importanti da segnalare spiccano anche il Collare della Santissima Annunziata appartenuto al conte Luigi Cibrario, politico eminente del regno sabaudo, acquistato per 26 mila euro dalla Fondazione Accorsi-Ometto di Torino, e il dipinto di Joos van Cleve (1485-1540) Madonna con Bambino, aggiudicato per 22.500 euro (base 8 mila).

«Il risultato di questa prima giornata d’aste (oggi pomeriggio l’asta prosegue con l’Art Déco e con i manifesti) conferma che il mercato dell’antiquariato, quando l’offerta è qualitativamente alta e quando le provenienze sono illustri, è ancora molto vivace – ha dichiarato Maurizio Piumatti, amministratore della casa d’aste Bolaffi – «Siamo molto contenti, inoltre, che l’asta abbia riscosso anche l’interesse delle istituzioni culturali, come la Fondazione Accorsi-Ometto di Torino».

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