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Fontana e Castellani star da Sotheby’s

Lucio Fontana
Lucio Fontana, lotto 19

26/27 novembre 2013, Milano
totale evening + day:  9,515,800 €

26/11/2013 – Ancora lui. Sempre lui. E’ Lucio Fontana il re italiano delle aste, nel nostro Paese e all’estero. Setti i lotti nel catalogo della Evening Sale del 26 novembre a Milano (Totale: 7.713.375 €, il miglior risultato per Milano da 5 anni esatti – 3 world record). Sette i lotti venduti. E quasi tutti al di sopra delle stime. Tra i primi  offerti, opere minori del maestro dello spazialismo: il primo lotto presentato, il n° 6,  è una terracotta dipinta di cm 29×19 del 1958 circa. Offerta a 50.000 — 70.000 euro, ne ha realizzati 127.500. Un colorato crocifisso, una ceramica policroma di cm 41 x 12 x 9 del 1955/57, è passato di mano per 73.500 € (st. 25-30.000. Lotto 10). Un cavallo in ceramica smaltata di cm 52 x 51 x33 del 1936, ha superato di gran lunga le stime (60-80.000) con una aggiudicazione di 163.500 euro (lotto 11). Un Caminetto in ceramica smaltata riflessata, in due parti di  cm 71 x 60 x 22 ciascuno, del 1948, ha realizzato 211.500 euro (st. 80-120.000, lotto 12). I lotti rimanenti, 19, 20 e 36, sono tutti concetti spaziali. Il n° 20 è ancora minore in quanto opera su carta (st. 15/20.000, aggiudicato 25.000€). Il n° 19, proveniente da una raccolta privata milanese, è stato realizzato nel 1965, all’apice della carriera di Fontana. Fa parte della serie degli “olii” , ai quali si dedica tra il 1960 e il 1968, e misura 65×54 cm. Si differenzia dalle sperimentazioni precedenti perchè oltre a graffiare e bucare la tela, l’artista manipola la materia pittorica. Presentato a 300/400.000 euro, è stato venduto per 793.500 €. Infine il lotto 36, “Concetto spaziale. Attese”, era offerto a 420/600.000 euro ed è stato venduto per 481.500 €.

Molte altre le aggiudicazioni di rilievo: Enrico Castellani ha stupito con una “Superficie Rossa” dedicata (sul retro) all’amico Toyofuku  e datata 1963 (cm 85×121, lotto  4) che ha più che raddoppiato la stima massima con i 433.500 euro di aggiudicazione. In relazione ai suoi lavori dell’inizio degli anni Sessanta e in ricordo della Milano di quel periodo, lo stesso Castellani ha dichiarato: “[…] alcuni critici giapponesi furono tra i primi ad apprezzare il mio lavoro riconoscendo in esso qualche consonanza con la filosofia zen del vuoto dell’assenza, del nulla”.
A fine catalogo, una “Superficie Bianca” del 1965 ha cambiato proprietario per 901.500 € (lotto 45) e una  “Superficie arancione” del 1962 per 253.500 € (lotto 47).  Sempre di Castellani i lotti 33, 37 e 52: rispettivamente una  “Superficie Rossa” del 1985 di cm 100 x 80 aggiudicata a 289.500 € (st. 120-180.000 ); una “Superficie Bianca” del 1979 di cm 60 x 86 aggiudicata a 181.500 € (st. 95- 120.000) e una “Superficie Blu” del 1981 di cm 100 x 100 aggiudicata a 331.500 € (st. 140- 180.000).

Bene anche Dadamaino: presente nella vendita serale con due opere, ha raddoppiato e quadruplicato le stime massime. “Rilievo”, (datato 1973 sul retro, smalti su legno sagomato, cm 100×70) era stimato 25- 35.000 euro ed è stato aggiudicato a  79.500 (lotto 17);  “Oggetto ottico dinamico” (datato 1968/71 sul retro, fili di nylon e placchette metalliche su tavola, cm 71×71) offerto alla stessa stima del lotto precedente,  è stato aggiudicato a 121,500 € (lotto 18).

Agostino Bonalumi, recentemente scomparso, era presente con due opere: “Grigio” ( firmato e datato 84 sul retro, tela estroflessa e tempera vinilica, cm 150×190) ha cambiato proprietà per 133,500 € (st. 60.000 — 80.000) realizzando un nuovo record per un Bonalumi degli anni ’80; “Rosso” (firmato e datato 65 sul retro tela estroflessa e tempera vinilica, cm 110×100) per 193.500 €   (st. 70- 90.000)

Aggiudicato invece poco al di sopra della stima massima “La Strada” di Renato Guttuso (lotto 35). Presentato come uno dei top lot del catalogo e offerto a 100/150.000 euro, è stato aggiudicato a 157.500. Il dipinto appartiene ad un ciclo di opere elaborate tra il 1956 (data del lotto) e il 1957, quello del cosiddetto “Realismo esistenziale”, in cui gli uomini vengono colti nel vivo delle loro attività quotidiane in una condizione alienante: “Essi sono personaggi chiusi in se stessi che camminano ognuno per un suo verso senza badare agli altri […]” (dal catalogo Sotheby’s – G. Kaisserlian, “Guttuso oltre il Realismo”, Roma, 1959 ).

Mario Schifano con “Palo Alto”  del 1960 (160 x 120  cm, lotto 44) raddoppia la stima più alta con 421.500 € e realizza il nuovo record mondiale per l’artista.  Record anche per SI+NO del 1964 di Mario Ceroli, già esposta alla Galleria La Tartaruga nello stesso anno e poi a Francoforte, Pesaro, Roma (Palazzo delle Esposizioni). Stimato 50/60.000 € è stata aggiudicata a 87.900 €. Bene anche Paolini, Boetti, Calzolari e la Kusama. 11 i lotti rimasti invenduti, tra cui due de Chirico dei tre offerti (n° 8/9/34).

lotto 6

 

lotto 10

 

lotto 11

 

lotto 12

 

lotto 20

 

lotto 36

 

lotto 4
lotto 45

 

lotto 18

 

lotto 35

 

lotto 44

 

lotto 38

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Comunicato stampa pre-asta – Sulla scia dell’asta londinese dedicata all’Arte Italiana del XX secolo – giunta quest’anno alla sua XV edizione – dove una gouache di Marino Marini – lotto n. 1 – è stata aggiudicata ad oltre 116.000 €, anche questo prossimo appuntamento milanese ha come lotto di inizio un olio e collage del 1960 di Marini, con una stima di 50 – 70.000 euro. Segue, in catalogo, un magnifico paesaggio urbano quasi astratto perché fatto di nudi volumi, una tempera del 1924, Periferia con Ciminiera di Mario Sironi (val. 70 – 90.000 EUR).

La piccola tela di Giorgio Morandi del ’51, Fiori, pubblicata al numero 13, (val 120 – 180.000 EUR) ha una storia di passaggi in collezioni illustri che iniziano con quella di Fernanda Wittgens, storica sovrintendente di Milano e attiva a tutto campo nella difesa dell’arte Italiana.

A commento dell’asta Raphaelle Blanga afferma: “Il panorama artistico italiano del XX secolo è attualmente al centro dell’attenzione dei collezionisti italiani ed internazionali. L’asta del 26&27 Novembre di Milano rappresenta un’occasione unica per acquistare da una casa d’aste internazionale opere storiche e di qualità nel paese dove sono state pensate, create e spesso custodite fino ad oggi.”

Tra le opere di questa prossima asta milanese spiccano le raffinate ceramiche di Lucio Fontana che attireranno l’interesse dei collezionisti: Cavallo del 1935/36 acquistato direttamente dall’artista negli stessi anni, Crocifisso del 1955 e Caminetto del 1948, ceramica riflessata , stima 80 – 120.000 euro; segue Concetto spaziale, uovo in terracotta del 1958 (50 – 70.000 EUR).

Proviene da una collezione americana il Senza titolo del 1952 di Alberto Burri, opera che fa parte di quella ristrettissima e rara serie di lavori che anticipano nell’utilizzo dei materiali, la serie denominata “Sacchi”.

Alberto Burri

Senza Titolo proviene direttamente dalla Allan Frumkin Gallery di Chicago, dove ebbe luogo la prima personale americana di Burri, nel 1953; il pezzo in asta è un olio, vinavil, sabbia, sacco e collage su tela ed ha una stima di 250 – 350.000 euro.

Seguono, due belle tele di Afro, una proveniente da un collezionista privato di Tokyo, datata 1963, Portorose (val 180 – 250.000 EUR) e Composizione, del 1957 di collezione privata milanese, stimata 150 – 200.000 euro.

Sicuramente annoverabile tra i capolavori di Renato Guttuso è la grande tela del 1956 intitolata La Strada, un dipinto che appartiene ad un ciclo di opere che va dalla fine del 1956 all’inizio del 1957, quello del cosiddetto Realismo esistenziale, in cui gli uomini vengono colti nel vivo delle loro attività quotidiane in condizioni di affollata e alienante solitudine.

La tela monumentale – già esposta a Palazzo dei Diamanti nel 1968 – è stimata 100 – 150.000 euro. Capolavori di Guttuso dello stesso periodo sono conservati nella collezione del Hirshhorn Museum a Washington, nel Museo Puškin di Mosca e al Palazzo della Pilotta a Parma.

Anche a seguito del world record (oltre 369.000 euro) registrato a metà ottobre a Londra per Mario Schifano, non sfuggirà all’attenzione dei collezionisti italiani e internazionali Palo Alto, uno dei suoi primi monocromi, eseguito nel 1960 e valutato 150 – 200.000 euro.

Non può mancare a questa sintesi dell’asta di Novembre, Enrico Castellani, che è oggi tra gli artisti italiani del XX secolo più richiesti nel mondo. A Milano avremo un’articolata selezione di suoi pezzi che va da un Senza Titolo del 1963 (val 130 – 180.000 EUR), anno che Castellani ricorda con nostalgia (vedi il suo discorso di ringraziamento in occasione del Premio Imperiale di Tokyo del 2010) per il fervido clima milanese ed in particolare per l’attenzione che alcuni critici e collezionisti giapponesi dedicarono al suo lavoro. La tela è infatti dedicata proprio al caro amico Toyofuku.

Segue Superficie Bianca del 1965, val 290.000 – 390.000 euro, che appartiene alla stessa bella collezione privata da cui proviene Palo Alto di Schifano e fu esposta a Roma alla GNAM nella fondamentale mostra Cento Opere d’Arte Italiana dal Futurismo ad oggi del 1968 – 69.

Dalla collezione di Santo Versace: Mettersi in mostra, due grandi pannelli realizzati da Alighiero Boetti per Gianni Versace, stimati 80 – 120.000 euro.

Alighiero Boetti

Gli anni Sessanta sono rappresentati egregiamente in questa prossima vendita milanese da opere d’avanguardia, quali Achrome, pacco in carta di giornale del 1962 di Piero Manzoni (120 – 180.000 EUR) già nella collezione Agnetti, Milano, Concetto Spaziale, Attese, taglio blu del ’64 di Lucio Fontana, (val. 420 – 600.000 EUR), Rosso di Agostino Bonalumi del 1965 stimato 70 – 90.000 euro ed infine Argento di Carla Accardi, vernice su sicofoil del 1969 (val. 50 – 70.000 EUR).

Centro del catalogo un’altra sofisticata collezione privata che è introdotta da due opere di Dadamaino (di cui ricordiamo il recente record registrato a Londra di oltre €123.000) datate tra la fine degli anni Sessanta e il 1971  e valutate 25 – 35.000 euro ciascuna.

Star di questa collezione un Concetto Spaziale di Lucio Fontana del 1965, già proveniente dalla celebre galleria parigina di Iris Clert, un olio e squarcio con graffiti su tela, stimato 300 – 400.000 euro. In questo magnifico dipinto la tela è luogo tridimensionale, perfetta simbiosi di materia e forma, di pittura e scultura. Opere analoghe a Minneapolis, al Walker Art Center, nella Fondazione Anne-Marie e Victor Loeb e al Reina Sofia di Madrid.

Nella stessa raccolta lavori di Bonalumi, Paolini, Boetti, Pistoletto, Zorio, Calzolari, sino a due  Pumpkin di Yayoi Kusama, datati 2000 e stimati dai 15 ai 25.000 euro.

Yayoi Kusama

Esposizione:
Milano, Sotheby’s Palazzo Broggi via Broggi 19
21 – 25 Novembre, ore 10-18

Asta:
26 Novembre, ore 19
27 Novembre, ore 15

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