Presso la Ronchini Gallery e Galleria d’arte Niccoli inaugura l’11 Dicembre la mostra personale di Paolo Scheggi, “Opere selezionate da Collezioni europee”. Un’esposizione monumentale – la prima a Londra dopo 40 anni – visitabile fino all’8 Febbraio 2014, che presenterà opere chiave della breve ma prolifica carriera artistica di Scheggi.
Paolo Scheggi (1940-1971) è conosciuto in particolar modo per i suoi lavori monocromatici composti da diversi strati di tela sovrapposta, definiti Intersuperfici o Zone Riflesse. La volumetria delle opere di Scheggi fa sua la pionieristica idea di ‘pittura-oggetto’, come teorizzato da Gillo Dorfles nel suo saggio “Pittura-Oggetto a Milano” 1, un concetto che egli codifica nel 1966 nell’esposizione dallo stesso titolo, tenutasi presso la Galleria Arco D’Alibert di Roma nella quale opere di Scheggi vengono affiancate a lavori di Lucio Fontana, Agostino Bonalumi ed Enrico Castellani. Il catalogo della mostra include saggi di Gillo Dorfles e Germano Celant.
Germano Celant segue e ammira le opere di Scheggi e a proposito di questo gruppo di artisti dice che rivolgono: “la loro attenzione alle entità elementari quali la linea, il punto, le figure geometriche semplici, il ritmo, la superficie monocroma per evidenziare come siano propriamente le componenti della nostra percettività a costituire l’obbiettivo specifico della loro operazione, in quanto strumenti della nostra “tecnica” di intervento nel divenire dei comportamenti”.
Tra scultura e pittura, la tridimensionalità delle opere di Scheggi rende visibile la fisicità della tela in modo poetico. Contemporaneamente trascendentali ed esistenziali, con strati di tela concavi e dalle ombre profonde, le sue opere sono accattivanti da vedere e concettuali.
La stratificazione della tela di Scheggi è fortemente radicata nella storia dell’arte ed è stata protagonista di una forte ripresa di interesse negli ultimi anni. Spesso visto come un successore di Fontana, laddove Fontana chiede all’osservatore di guardare al di là della tela, il lavoro di Scheggi occupa lo spazio stesso dell’osservatore, spingendolo a guardare al suo interno.
Scheggi viene spesso ricondotto al contesto Gruppo Zero e accostato ad artisti come Piero Manzoni, per le sue esplorazioni esistenzialiste e il continuum spazio-temporale. Molti artisti contemporanei continuano a trattare tematiche delle quali Scheggi è stato pioniere, come per esempio Anish Kapoor con la sua ricerca sul vuoto.
Nel 2013, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato ha presentato una personale di Scheggi, Intercamera Plastica e Altre Storie, includendo tra le opere l’ambiente Intercamera Plastica, originariamente riallestita dalla Galleria d’arte Niccoli per MIART 2007.
L’esposizione presso Ronchini Gallery presenterà un’eccezionale collezione di lavori dando la possibilità di esplorare i leitmotiv della poetica di Scheggi e di ammirare alcune delle sue opere più importanti.
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INFORMAZIONI UTILI
Titolo: Paolo Scheggi, Opere selezionate dalle Collezioni Europee
Apertura: 11 Dicembre 2013 – 8 Febbraio 2014
Sede: Ronchini Gallery, Londra