Un DOSSO DOSSI dal Camerino d’Alabastro di Alfonso I d’Este, Duca di Ferrara e una temibile femmina di GIRFALCO ritratta come una diva da un Maestro Lombardo tra il 1540 e il 1560
In asta a New York il 30 Gennaio 2014
Anche il mercato della pittura Antica tradizionalmente argomento d’interesse soprattutto del collezionismo europeo e nordamericano sta seguendo le orme di quello dell’arte moderna e contemporanea e continua ad attrarre – seppure con ritmi diversi – nuovi acquirenti dalla Russia, dall’Asia, dal Sud America e dal Medioriente.
L’asta di dicembre di Londra che ha realizzato più di 90 milioni di GBP ha visto proprio da questi Paesi nuova linfa d’interesse e d’acquisto.
Christopher Apostle, responsabile del Dipartimento di Pittura Antica conferma: “Nel corso delle recenti aste abbiamo accolto molti nuovi collezionisti che si sono sensibilizzati alle qualità narrative e all’impatto visuale delle opere della pittura antica”.
A gennaio – tra le altre – due opere in particolare che riguardano la produzione pittorica Italiana di metà Cinquecento: in primis segnaliamo un’opera di Dosso Dossi raffigurante una scena tratta dall’Eneide di Virgilio; è un olio su tela, quasi quadrato, di cm 50×50 circa, proveniente dal Camerino d’Alabastro di Alfonso I d’Este, Duca di Ferrara.
L’opera è un inedito dipinto, parte di un gruppo di dieci raffiguranti scene tratte dall’Eneide e commissionate da Alfonso d’Este (1476-1534) Duca di Ferrara per la decorazione del proprio studiolo. Il camerino costituiva il “cuore” dei sontuosi appartamenti privati del duca.
Il Camerino fu luogo notissimo in tutta Italia e passò intatto alle due generazioni successive; tuttavia quando Alfonso II d’Este (1533-1597) morì senza eredi, l’intera collezione finì nelle mani del Papa Clemente VIII. Le opere del Dosso rimasero a Ferrara, fino a quando Scipione Borghese non s’impadronì dei tesori della Villa Estense per usarli come decorazioni della Villa Borghese.
I dipinti di Dosso sono inclusi nell’inventario del1693 aPalazzo Borghese in Campo Marzio, tuttavia, forse a causa della libera interpretazione da parte di Dosso del testo di Virgilio, il redattore dell’inventario non prese nota del vero soggetto dei dipinti ma li descrisse in modo assai vago; i dipinti non compaiono successivamente nell’inventario del 1790 e dalla seconda metà degli anni Sessanta alcuni pezzi appaiono sulla piazza di Londra.
Oggi sono conservati in musei, quali la National Gallery di Washington e collezioni private. La stima della tela in asta Scena tratta dall’Eneide di Virgilio, parte del Camerino d’Alabastro di Alfonso I d’Este è di 400.000/600.000 dollari.
Recentemente in mostra a Milano in Arcimboldo artista milanese tra Leonardo e Caravaggio – la curatissima mostra di Palazzo Reale del 2011 curata da Sylvia Ferino Padgen – Ritratto di Girfalco visto da tre lati è tra i dipinti più ricchi di fascino dell’asta di gennaio di New York.
Si tratta di un grande ritratto di Girfalco amorevolmente ripreso da tre lati – una temibile femmina – ritratta attorno alla metà del Cinquecento da un Maestro Lombardo (vicino ad Arcimboldo o a Figino) forse per il Duca di Mantova come omaggio alla sua maestria nella caccia.
La tela di cm 75×100 – davvero interessanti anche le dimensioni – ha una valutazione in catalogo di 700.000/1.000.000 di dollari.