Milano – E’ stata prorogata fino al 9 febbraio 2014 la mostra allestita alla Pinacoteca di Brera “SEICENTO LOMBARDO A BRERA. CAPOLAVORI E RISCOPERTE” a cura di Simonetta Coppa e Paola Strada.
Ancora un mese, dunque, per potere ammirare le opere dei più importanti maestri della scuola lombarda seicentesca. Il pezzo forte della mostra è rappresentato da quattro importanti pale d’altare, tre delle quali firmate e datate: di Fede Galizia il Noli me tangere (1616), della maturità di Carlo Francesco Nuvolone è l’Assunzione della Vergine(1648), ormai pienamente barocca, e di Giuseppe Nuvolone il San Francesco in estasi (1650), in deposito presso la chiesa parrocchiale di Cornate d’Adda; di Giovan Battista Crespi detto il Cerano è invece il Cristo nel sepolcro, san Carlo e santi (1610 circa), fino a qualche mese fa in deposito presso la chiesa milanese di Santo Stefano.
In occasione della mostra i dipinti di Fede Galizia e del Cerano sono stati oggetto di restauro (2013). Esposte anche altre opere importanti di Agostino Santagostino, Daniele Crespi, Giovanni Stefano Montalto, Morazzone, Giuseppe Vermiglio, Giulio Cesare Procaccini, Tanzio da Varallo, Luigi Scaramuccia.
Comuni denominatori di grande fascino che accomunano gli artisti riferibili alla scuola pittorica lombarda del XVII secolo il senso corposo della materia pittorica e l’uso scenografico degli effetti luministici.
Il catalogo, pubblicato da Skira, oltre che delle curatrici comprende contributi di Danilo Zardin, Francesco Frangi e Paolo Vanoli e agili biografie degli artisti stese da Eugenia Bianchi.