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Galizia, Gentileschi, Lama e Brandeis. Gli old master di Sotheby’s sono a tinte rosa

Vaso di vetro con pesche, fiori di gelsomino, mele cotogne e una cavalletta ha una stima di $ 2.000.000 – 3.000.000. Vaso di vetro con pesche, fiori di gelsomino, mele cotogne e una cavalletta ha una stima di $ 2.000.000 – 3.000.000.
Vaso di vetro con pesche, fiori di gelsomino, mele cotogne e una cavalletta ha una stima di $ 2.000.000 – 3.000.000.
Vaso di vetro con pesche, fiori di gelsomino, mele cotogne e una cavalletta ha una stima di $ 2.000.000 – 3.000.000.

Gli old master di Sotheby’s sono a tinte rosa con Fede Galizia, Artemisia Gentileschi, Giulia Lama e Antonietta Brandeis.

Le evening e day sale in arrivo a New York il 30 e il 31 gennaio 2019 dedicate alla pittura antica hanno una piccola sezione di opere realizzate da artiste donne italiane, attive dal Cinquecento all’Ottocento.  Fede Galizia, Artemisia Gentileschi e Giulia Lama andranno all’incanto durante l’asta serale insieme ad altre artiste straniere, mentre la Brandeis comprare nel catalogo della vendita mattutina del giorno seguente.

Fede Galizia (Milano 1578-1630), figlia del pittore Nunzio Galizia (in asta anche un loro lavoro a 4 mani), è considerata una delle figure più significative nella pittura di nature morte, contribuendo a definire il genere nell’Europa del XVII secolo. Sebbene le sue nature morte non siano state oggetto di ricerche da parte degli studiosi sino alla metà del XX secolo, oggi a Fede Galizia è riconosciuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del genere pittorico.

Vaso di vetro con pesche, fiori di gelsomino, mele cotogne e una cavalletta è un esempio di quella finezza compositiva e grande attenzione ai dettagli che caratterizza la produzione dell’artista milanese. Scoperto alla fine del XX secolo, questo dipinto è uno delle 20 nature morte di Fede Galizia che sono giunte a noi e rappresenta il suo migliore contributo alla storia dell’arte. La grande attenzione con cui l’artista dipinge i dettagli contribuisce a dare vita alla flora e alla fauna rappresentate. Si serve dei giochi di luce e ombra per meglio descrivere le incurvature delle foglie sulle mele e sulle pesche, mentre attraverso leggeri tocchi di vernice ricrea la buccia delle pesche, così soffice e morbida.

Sebbene questo soggetto sia stato dipinto da Fede Galizia altre quattro volte, questa versione è l’unica in cui è presente anche la cavalletta e ciò fa pensare che possa essere la composizione originale.

Artemisia Gentileschi - Saint Sebastian tended by Irene - EST. $400.00-600.00
Artemisia Gentileschi – Saint Sebastian tended by Irene – EST. $400.00-600.00

Artemisia Gentileschi (Roma 1593-Napoli 1656 ca.) è, tra le pittrici proposte in catalogo, una di quelle con più forte personalità. Figlia del famoso pittore Orazio Gentileschi, dopo aver da lui appreso i segreti del mercato dell’arte, elabora un suo stile personale, arricchito dalle innovazioni introdotte da Caravaggio. Le sue opere sono state riconosciute da subito come di gran pregio. Tema principale della sua produzione è la rappresentazione di eroine quali Giuditta, Sisara, Cleopatra, Diana e altre. Suoi committenti furono personaggi delle più nobili e potenti famiglie di Roma e di Napoli, oltre ai viceré spagnoli.

Artemisia fu una delle donne più colte e rispettate del tempo, grazie anche alla sua frequentazione della corte medicea a Firenze e all’amicizia con Galileo Galilei, tanto da divenire la prima donna ammessa all’Accademia del Disegno di Giorgio Vasari.

“San Sebastiano e Irene” celebra la virtù femminile, rappresentando Irene e Lucina che soccorrono amorevolmente il disertore Sebastiano ferito da diverse frecciate. La scena, costruita in stile caravaggesco, presenta una sola fonte di luce proveniente dall’interno della composizione (una candela accesa) invece che dall’esterno e ciò contribuisce a dare maggior teatralità e dramma al dipinto.

Gli esperti datano l’opera attorno al 1630, subito dopo l’arrivo a Napoli dell’artista e la paragonano a Giuditta e la sua serva (1625-1630), oggi conservata al Detroit Institute of Art e all’Annunciazione (1630), oggi al Museo di Capodimonte, Napoli. Il dipinto è stimato $ 400.000 – 600.000.

Giulia Lama. Episodi delle vite di Giuseppe e Giobbe

Giulia Lama (1681-1747) è una delle figure più enigmatiche e allo stesso tempo affascinati del primo Settecento veneziano. Da artista, poetessa, ricamatrice e studiosa, nel corso della sua vita ha infranto molte volte le catene che imprigionavano le donne. Nata a Venezia nel 1681, rimane strettamente legata alla sua famiglia di origine per tutta la vita, scegliendo anche di non sposarsi. I suoi dipinti variano da rappresentazioni drammatiche per grandi pale d’altare, a scene mitologiche, a ritratti, incluso un suo piccolo autoritratto.

Lama possedeva un’abilità tecnica tale da poter competere con i suoi colleghi maschi. E infatti molte delle sue opere sono state erroneamente attribuite a pittori come nel caso del suo Cristo Incoronato di Spine ritenuto per molto tempo considerata opera giovanile di Tiepolo. La coppia di oli in catalogo, di cui non si hanno notizie fino a tempi recenti, raffigura episodi delle vite di Giuseppe e Giobbe.Giuseppe che interpreta il sogno di Eunuco e Elifas, Bildad e Zofar che consolano Giobbe mostrano la complessità anatomica con cui l’artista rappresenta i corpi umani, spesso articolandoli in pose sinuose e teatrali. La coppia di oli su tela ha una stima di $ 400.000 – 600.000.

Antonietta Brandeis - Venice, a view of the Grand Canal, coming from Piazza San Marco towards Palazzo Balbi - EST. $8000-12.000
Antonietta Brandeis – Venice, a view of the Grand Canal, coming from Piazza San Marco towards Palazzo Balbi – EST. $8000-12.000

Antonietta Brandeis (1849-1929) è in catalogo il 30 gennaio con veduta di Venezia di piccole dimensioni stimata $ 8.000-12.000.

L’artista nasce in Repubblica Ceca, dove apprende l’arte della pittura da Karel Javurek (1815-1909), pittore ceco. Dopo la morte del padre, si trasferisce a Venezia e qui acquista fama di abile paesaggista, grazie alle sue vedute ricche di dettagli che rappresentano al meglio la bellezza e la luce della città.

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