Pirelli HangarBicocca presenta, dal 31 gennaio al 4 maggio 2014, la mostra personale di Micol Assaël (Roma 1979), una delle voci più originali dell’arte internazionale, con presenze nelle più importanti biennali e in numerosi musei tra cui il Palais de Tokyo di Parigi e la Kunsthalle di Basilea.
Le opere di Micol Assaël mettono in dialogo arte e scienza, razionalità e immaginazione, passato e futuro in un percorso di totale coinvolgimento del pubblico, invitato ad addentrarsi in ambienti fisici inusuali e condizioni percettive stranianti e a volte estreme.
La mostra – dal titolo volutamente misterioso ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIM
L’interesse di Assaël si rivolge in particolare a teorie e strumenti scientifici del passato, rivelandone aspetti seducenti e conturbanti: da sempre affascinata dai fenomeni fisici ed elettrici, l’artista realizza le proprie opere come esperimenti la cui unità di misura sono l’uomo e i suoi limiti. Le opere di Micol Assaël mettono infatti in gioco gli aspetti cognitivi e sensoriali del pubblico, sottoposto a situazioni allo stesso tempo straordinarie e minacciose, in luoghi popolati da circuiti elettrici aperti, potenti convogliatori d’aria, celle refrigeranti, campi magnetici ed elettrostatici.
La mostra ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIM
Untitled (2003), presentata alla Biennale di Venezia del 2003, è una stanza realizzata interamente in ferro, attraversata da forti correnti di aria, arredata con un tavolo, un letto e un armadio sospesi. Sotto i mobili sospesi a circa 4 cm da terra e lungo le pareti circolano cavi elettrici ad alta tensione che producono scintille. I fenomeni fisici ed elettrici sono protagonisti nella ricerca di Micol Assaël a partire dal 2001, anno in cui realizza la prima versione di Vorkuta, elaborando le memorie di un viaggio compiuto nei gulag di Vorkuta in Siberia. In mostra viene allestita la versione rivista nel 2003 in occasione di un’esposizione presso lo Smart Project Space di Amsterdam: Vorkuta (2003) consiste in una cella frigorifera elettrizzata, mantenuta a -30°C, con un quadro elettrico e una sedia dalla temperatura costante di +37°C.
Mindfall (2004-2007), presentata a Manifesta 5, è composta da 21 motori appoggiati sui tavoli di una stanza/ufficio all’interno di un container che, accesi in modo alternato, generano un rumore quasi assordante e fumando riempiono l’aria di un percepibile odore di combustibile.
Del 2009 è invece l’installazione sonora 432 Hz, un ambiente formato da una serie di telai di varie dimensioni e altezze, disposti su pareti in legno d’abete. Ogni telaio contiene un disegno in cera retro illuminato e una traccia audio che riproduce il ronzio delle api ogni volta che il visitatore si muove nello spazio. La frequenza scelta come titolo dell’opera, 432Hz corrisponde a quella del cosiddetto “diapason scientifico” con cui venivano accordati gli strumenti musicali e che viene prodotta naturalmente dal ronzio delle api.
L’aspetto collaborativo, centrale nella fruizione dei lavori di Micol Assaël, ha origine già nel processo di ideazione e realizzazione dei progetti, durante il quale l’artista si avvale della consulenza di istituti di ricerca, scienziati e tecnici specializzati.
Micol Assaël (Roma, 1979) attualmente vive e lavora in Grecia. Dopo aver studiato filosofia inizia a viaggiare per il mondo (Islanda, Germania, Russia e Grecia), raccogliendo da queste esperienze le suggestioni utili alla creazione di opere concepite come serie grafiche iniziate in posti lontani e poi sviluppate nella quotidianità dello studio. Tra questi primi lavori ci sono Inner Disorder (1999-2001), una serie di 450 disegni a matita e inchiostro composti dopo un soggiorno in Siberia e Islanda, e Nyidalur (2000).
Molto apprezzato a livello internazionale, il lavoro di Micol Assaël è stato presentato, nell’ultimo decennio, in mostre personali al Palais de Tokyo di Parigi, alla Secession di Vienna, alla Kunsthalle di Basilea e al Fridericianum di Kassel. Mentre in Italia le è stata dedicata una personale dal Museion di Bolzano.
Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2003 e 2005, a Manifesta (2004), alla Biennale di Mosca (2005), alla Biennale di Berlino (2006), Ha preso parte alle esposizioni collettive After Nature curata da Massimiliano Gioni (New Museum, New York) (2008), e Chasing Napoleon(Palais de Tokyo, Paris, 2009). Nel 2012 era fra gli artisti selezionati per il “Future Generation Art Prize”, il prestigioso riconoscimento assegnato dal Pinchuk Art Centre. E’ inoltre tra i 4 finalisti della terza edizione del Premio MAXXI promosso dal Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Contemporaneamente in HangarBicocca
ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIM