Print Friendly and PDF

Daniel Spoerri. Il Bistrot di Santa Marta

Daniel Spoerri. Il Bistrot di Santa Marta

Stasera usciamo a cena o ci godiamo una mostra? Dilemma risolto col ritorno di Spoerri a Milano!

L’artista del Nouveau Réalisme ha infatti inaugurato presso la Fondazione Mudima un ciclo di opere realizzate appositamente per Il Bistrot di Santa Marta: un incontro tra mondo della cucina e mondo dell’arte che prevede cene a tema personalmente supervisionate da Spoerri. Gli ingredienti delle portate sono davvero per tutti i gusti: design, scultura, pittura, assemblage, performance.

Ballerino, coreografo, pittore, un artista eclettico che all’inizio degli anni ’60 emerse grazie ai celebri “Quadri-Trappola”, assemblaggi di oggetti di ogni genere dominati dalla magia del caso.
Già negli anni ’70 Milano aveva avuto modo di ospitare due progetti simili, di grande successo: L’Ultima Cena e Restaurant Spoerri. In questi anni si fece un nome come ristoratore e come fondatore della Eat Art (vedi la Eat Art Gallery di Düsseldorf e i suoi numerosi banchetti).

Daniel Spoerri. Il Bistrot di Santa Marta

Questa volta il tema del bistrot si vota alla santa patrona delle casalinghe, delle cuoche, degli osti, dei ristoratori, a cui è dedicata una piccola e antica incisione sull’unica parete libera della fondazione.
Le restanti sono infatti occupate da 21 tavole che accolgono in sé elementi assemblati con ironia e saggezza e, stavolta, secondo una scelta precisa e non casuale. L’artista ha raccolto utensili da cucina provenienti dai mercatini delle pulci di tutta Europa, unendo oggetti dal design antico e moderno. Vetro, legno, metallo, tessuti, ceramiche e maioliche sono la materia scultorea e coloristica delle opere su cui il genio dell’autore va ad intervenire dando movimenti compositivi diversi e giocando a colorare le superfici. Crea textures dai mille risvolti grazie alla componente aggettante degli oggetti incollati sul supporto.

I riferimenti sono molteplici: strizza l’occhio ai collezionisti radunando per forma e colore cucchiai, coltelli, posate in legno, schiacciapatate, moke da caffè. Conserva come traccia e memoria del nostro fare quotidiano le forme più comuni del nostro vissuto, italiano ed europeo. Storicizza, con la via dell’arte, una pratica archetipa come la preparazione e la consumazione del cibo. Compie un’operazione di contro-archeologia riunendo e stratificando cocci della memoria collettiva, ritrovando una nuova forma, dando una nuova prospettiva e mantenendo uno sguardo ampio, ponte tra passato e presente.

Il Bistrot di Santa Marta ideato dalla fondazione unisce il gesto artistico alla ritualità collettiva della consumazione di un pasto dando vita ad una forma di arte totalizzante che coinvolge molteplici sensi e implica un trasporto all’interno di un’esperienza che dura tutta una cena. Una cena intesa come incontro, scambio, piacere collettivo, punto d’inizio per la nascita di nuove idee tra una portata e l’altra.
L’ingrediente segreto è il caos ordinato.

Daniel Spoerri. Il Bistrot di Santa Marta

INFORMAZIONI UTILI

Daniel Spoerri. Il Bistrot di Santa Marta
Dal 10 gennaio al 9 febbraio
Fondazione Mudima
Via Tadino 26, Milano
Lunedì – Venerdì 11-13/15-19.30
Ingresso gratuito

Commenta con Facebook

leave a reply