Inaugura martedì 11 marzo a Circoloquadro, Milano, la nuova mostra personale di Massimo dalla Pola che attraverso 16 tele, 10 tondi e una decina di carte vuole rendere il suo “paesaggio italiano”. Nei suoi lavori gli episodi più terribili, e irrisolti, della storia italiana: dall’eccidio dei lavoratori a Portella della Ginestra, passando per Piazza Fontana fino ad arrivare agli attenti a Falcone e Borsellino e all’incidente del Cermis. I suoi paesaggi neri e opachi, mancanti di qualsiasi traccia umana, restituiscono una realtà immobile, in attesa di quello che deve accadere. La linea racconta paesaggi e architetture e indaga, in modo freddo e razionale, una realtà che verrà presto sconvolta, ma che pare sospesa per sempre sull’orlo dell’abisso. Il fondo oro contribuisce a questa sospensione temporale, come si usava nel Medioevo, quando i personaggi delle tavole galleggiavano in uno spazio e in un tempo eterno.