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Brahma, Shiva e Vishnu sbarcano in Pinacoteca Ambrosiana. Un’inestimabile collezione in mostra

Placche hindu, Pinacoteca Ambrosiana Vīrabhadra con gli occhi risaltanti e i tre segni orizzontali simbolo del dio Śiva sulla fronte. India meridionale. Sbalzo su lega di argento. Cm. 20,6 x 15,6
Placche hindu, Pinacoteca Ambrosiana
Vīrabhadra con gli occhi risaltanti e i tre segni orizzontali simbolo del dio Śiva sulla fronte. India meridionale. Sbalzo su lega di argento. Cm. 20,6 x 15,6

La Pinacoteca Ambrosiana di Milano arricchisce la propria collezione con 72 placche rituali hindū. Dall’1 marzo in esposizione.

Grazie alla donazione di Giuseppe Berger, grande collezionista milanese, la Pinacoteca Ambrosiana si dota di un’inestimabile collezione di arte indiana. In particolare, le placche sono dedicate al divino guerriero Virabhadra. Questa peculiarità rende la raccolta unica nel suo genere e rappresenta un patrimonio ineguagliabile da qualsiasi altro museo nel mondo.

“Quella indiana di Virabhadra, l’incarnazione terrifica di Śiva – afferma Giuseppe Berger – è, fra le mie collezioni, quella più ampiamente rappresentata per numero di pezzi e la più diversificata sia per materiali usati che per le diverse epoche di lavorazione, dal XII al XXI secolo”

Virabhadra è proiezione di Śiva, antichissima e complessa divinità che include in sé aspetti feroci e trasgressivi. Il dio Śiva è uno dei tre aspetti dell’Assoluto ineffabile che si proietta nella Trimurti, la “Triplice Forma” che presiede all’emanazione, conservazione e dissoluzione dell’universo: il dio Brahma che origina il mondo, il dio Visnu che lo protegge e il dio Śiva che lo dissolve alla fine di un ciclo cosmico per preparare l’avvento di un nuovo mondo.

Vīrabhadra sontuosamente abbigliato. India. Fusione in lega di rame (ottone). Cm. 34 x 20.
Vīrabhadra sontuosamente abbigliato. India. Fusione in lega di rame (ottone). Cm. 34 x 20.

I manufatti raccontano una storia antica e trasversale a molte culture: l’incarnarsi della collera divina nel cavaliere vendicatore che sconfigge l’ingiustizia. Per questo le placche, realizzate tra il XVII e XIX secolo, testimoniano la vasta diffusione che il culto ha avuto sia nell’ambito tribale che in quello della cultura classica, dando vita a rappresentazioni quanto mai differenti.

Sarà compito di Marilia Albanese curare questa nuova sezione, cercando di trovare la giusta sintesi fra questa lontana ed affascinante cultura e la tradizionale identità del museo. Se è vero che da sempre la Pinacoteca ha guardato oltre i confini europei, valorizzare al meglio una collezione di tale importanza rappresenta un’opportunità quanto una sfida.

Come testimonia Berger, di certo le potenzialità non mancano:

“Questa mia collezione è nata per caso, una cinquantina di anni fa, quando entrai nella bottega dell’amico antiquario Saitz, allora in Porta Romana; qui acquistai a caro prezzo (120.000 lire!) la mia prima placca, ma soprattutto mi innamorai di questo grande guerriero e delle sue affascinanti storie”

Informazioni utili:

72 PLACCHE HINDŪ DALLA COLLEZIONE GIUSEPPE E PAOLA BERGER

Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana (piazza Pio XI, 2)
Dal 1° marzo 2018
Orari: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì
Chiuso a Pasqua; aperto il Lunedì dell’Angelo
Ingresso:
Intero: 15 €; Ridotto: 10 €; Scuole: 5 €; Universitari: 10 €
Da venerdì 2 a domenica 4 marzo: intero, 10 €; ridotto, 7 €.
Informazioni: tel. 02.806921

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