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28/03 – La filantropia in tempi di crisi: una giornata studi nel varesotto

La filantropia in tempi di crisi: una tematica molto presente e con la quale si confrontano quotidianamente gli organizzatori di eventi culturali; un argomento che verrà analizzato in profondità nel corso di una prestigiosa giornata di studi patrocinata dalla Fondazione del Varesotto Onlus, in programma a Villa Cagnola a Gazzada Schianno (VA), il prossimo 28 marzo 2014, dal titolo Collaborare con le fondazioni erogative.

A fronte del mercato dello sponsoring in caduta libera, si afferma in Italia un nuovo mercato emergente: quello filantropico. Come dimostrano i recenti dati ISTAT, infatti, rispetto al Censimento condotto nel 2001, il numero delle fondazioni presenti in Italia è più che raddoppiato (+102,1%), particolarmente nel Nord Italia (+124%).  Ricordiamo che in Europa, al momento, ci sono circa 110.000 fondazioni che amministrano circa 350 miliardi di Euro di patrimoni e distribuiscono circa 83 miliardi di Euro.

La giornata che ha già attirato un folto numero di partecipanti si propone di far luce su che cosa sono le fondazioni erogative in Italia ed all’estero, come lavorano, quali sono le condizioni da osservare se si desidera ottenere e mantenere nel tempo la loro collaborazione nel sostenere un progetto, accogliendone il finanziamento o diventandone partner.

L’intento, inoltre, è quello di favorire la conoscenza delle metodiche e degli strumenti necessari al miglioramento delle competenze dimanagement filantropico nell’ambito della cultura, fornendo una visione a 360° del sistema di scambio tra operatori culturali, mecenati, istituzioni e cittadini.

Chiuderà la giornata il dibattito «Fondazioni erogative per la cultura – Sfide ed opportunità in Italia ed all’estero», moderato daValeria Villa, storica dell’arte specializzata in conservazione e restauro.

Al termine dei lavori sarà possibile visitare la pregiata collezione d’arte di Villa Cagnola che rappresenta una delle più belle raccolte private di dipinti su tela e su tavola, perlopiù a fondo oro, di pittori toscani e veneti del Trecento e Quattrocento e lombardi del Quattro e Cinquecento.

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