Ghost In The Shell, l’opera seminale ispiratrice di film quali Avatar e Matrix, raggiunge le sale italiane con il nuovo programma della stagione degli Anime al cinema promossa da Nexo Digital e Dynit nei due appuntamenti di Ghost In The Shell Night (per le due giornate di Martedì 11 e Mercoledì 12 Marzo) e Ghost In The Shell – Arise (per l’unica data di Martedì 2 Aprile 2014).
Nelle due proiezioni dell’11 e 12 Marzo che vanno a comporre la Ghost In The Shell Night i fan potranno assistere prima alla nuova versione di Ghost In The Shell 2.0 al capitolo che va ad inserirsi come suo sequel, dal titolo: Innocence (l’attacco dei Cyborg).
Quello di Ghost In The Shell è un mondo affascinante e complesso nato nel 1989 dalla mente del fumettista giapponese Masamune Shirow; nello scrivere questo e altri manga Shirow ha dato vita a un universo futuristico, complesso e ipertecnologico, con l’intento di una riflessione filosofica sulll’anima (il Ghost) vista come un forma di software, dove la biologia sarebbe quindi solo una forma di tecnologia particolarmente complessa.
Cosa accade se le intelligenze artificiali diventano tanto evolute da rivendicare esse stesse i diritti di un essere umano? Da un mare di informazioni digitali è possibile possa nascere una nuova forma di vita autonoma e cosciente? Quali sono le caratteristiche che definiscono una forma di vita? Quale è la linea di confine tra uomini o macchine? Questi sono alcuni dei fili conduttori di Ghost in the Shell, capace di proporre con un’intuizione incredibilmente precocemente problemi etici e religiosi legati, oltre che alla fantascienza più classica e già storicizzata, all’evoluzione dei concetti di rete e identità.
Masamune Shirow ha difatti “preso in prestito il concetto di ghost dal saggio strutturalista Il fantasma dentro la macchina di Arthur Koestler. Lo stesso titolo nel libro di Koestler era basato sulle parole usate dal filosofo inglese Gilbert Ryle […]. Koestler, come Ryle, nega il dualismo cartesiano e ritiene che la condizione fisica del cervello umano sia l’origine della mente umana“.
È del 1995 l’adattamento cinematografico diretto dal regista Mamoru Oshii: il film focalizza l’attenzione esclusivamente sulla trama del Marionettista, misteriosa entità virtuale che ridefinisce il concetto di essere vivente.
Regista e sceneggiatore sono riusciti appieno nella delicata operazione di costruire un film d’animazione che si ponesse sullo stesso piano culturale ed estetico della miglior fantascienza cinematografica mondiale: l’opera si colloca difatti in maniera accanto ai suoi precedenti quali Blade Runner e Akira, ponendo le basi per lo sviluppo di tematiche affrontate in seguito nella trilogia di Matrix.
Nel 2004 esce invece, sempre a firma di Mamoru Oshii, il seguito: Ghost in the Shell: L’attacco dei Cyborg, considerato da alcuni il primo noir animato di fantascienza. Rispetto al primo capitolo della saga, che si pone come antefatto per la riflessione e lo sviluppo del concetto portante della serie, qui l’impianto narrativo è più tradizionale e il focus è tutto sulla fusione della coerenza narrativa del noir classico con il ricco manierismo di citazioni e riferimenti colti. Evidente è richiamo alla Poupee, una sorta di bambola a grandezza naturale scomponibile in ogni sua parte, creata negli anni trenta dallo scultore tedesco Hans Bellmer, ad esempio. Lunga la lista di opere letterarie citate di continuo, che ne fanno quasi un film aforismatico: Paradiso perduto di John Milton, Eva futura di Auguste de Villiers de L’Isle-Adam, Locus Solus di Raymond Roussel, ed il pensiero femminista della teoria del cyborg di Donna Haraway.
Il film ha fatto parte della selezione ufficiale del Festival di Cannes 2004, risultando così il sesto film d’animazione nella storia del festival ad essere in concorso.
Il prossimo aprile invece con la proiezione di Ghost in The Shell – Arise, si torna a rivivere le atmosfere del passato di Ghost In The Shell. La nuova serie Arise, in corso di pubblicazione in Giappone, racconta difatti di eventi antecedenti a quelli narrati nel capitolo Ghost In The Shell 2.0.
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