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Il percorso del principe. Il Corridoio Vasariano

Potete aver visitato Firenze in lungo e largo ma vederla dall’alto, avendo l’impressione di camminare sui suoi tetti, è un’altra cosa. L’itinerario del Corridoio Vasariano (restaurato dopo l’attentato di via dei Georgofili del 1993) inizia dal palazzo degli Uffizi (voluto da Cosimo de’ Medici e progettato da Giorgio Vasari quale sede delle Magistrature) che ospita le famose collezioni d’arte, che già dal 1581 iniziavano a trovare qui la loro sede.

Ma per sentirvi ‘principi’ passeggiate per il suo lungo corridoio fino ad arrivare al lato breve da cui è possibile ammirare una spettacolare vista sull’Arno. Il Corridoio Vasariano, a cui si accede da una porta laterale e soltanto accompagnati da una guida, è un succedersi di quadri veri e vedute naturali, itinerario, a livello non del lastricato ma del piano nobile delle abitazioni, destinato ad essere percorso solo dalla corte che, in tal modo, si distanziava dal volgo e poteva attraversare il centro cittadino in tutta sicurezza. A Roma esisteva già un precedente: il “Passetto del Borgo” (fine del XIII secolo), coperto e sopraelevato, che metteva in comunicazione gli appartamenti pontifici con Castel Sant’Angelo.

Solo se siete riusciti a conquistarvi il privilegio della visita, consentita in piccoli gruppi solo in alcuni giorni e periodi dell’anno, potete percorrere la strada aerea, ma coperta, che dal secondo piano degli Uffizi vi condurrà fino alla grotta del Buontalenti in Boboli.

Il Corridoio collegava l’antico castello della Signoria (denominato palazzo ‘Vecchio’ dopo il trasferimento della corte nel 1560 alla nuova residenza privata) a Palazzo Pitti.

Commissionato da Francesco de’ Medici e realizzato nel 1565 dal Vasari in pochi mesi (prima del matrimonio tra Francesco e Giovanna d’Austria celebrato a dicembre dello stesso anno), è lungo quasi un chilometro e largo pochi metri. Fu un’impresa architettonica, secondo quanto scritto dallo stesso Vasari nella sua autobiografia, “pericolosa, per essere fondata in sul fiume, e quasi in aria”.

Ospita una pregevole collezione di dipinti del 1600-1700 tra cui: Francesco Albani, Pompeo Batoni, Rosalba Carriera con i suoi pastelli, Giuseppe Maria Crespi, Artemisia Gentileschi, Luca Giordano, Guido Reni, Salvator Rosa, Domenichino etc. Anche se avete attraversato più volte il medioevale Ponte Vecchio, con le sue botteghe trecentesche, le vedute dall’ultimo piano che corre sul ponte vi farà sentire un ‘principe’ che osserva la sua città dall’alto senza essere visto.

Poi il Corridoio vasariano si restringe, per girare intorno la torre dei Mannelli, supera via dei Bardi, attraversa la torre dei Rossi per poi addossarsi, attraverso un portico a tre arcate, all’antica facciata di Santa Felicita. Una delle sue meraviglie è proprio l’affaccio sull’interno della chiesa come da un palco teatrale, da cui i Medici assistevano alle funzioni religiose da una posizione privilegiata, poiché Santa Felicita era parrocchia della corte di palazzo Pitti.

Vi trovate proprio sopra la Cappella Capponi, sede della famosa, e cinematografica (Pasolini), Deposizione del Pontormo (le cui opere sono esposte, insieme a quelle del Rosso, in una ricca mostra a Palazzo Strozzi fino al 20 luglio). Il Corridoio attraversa alcuni palazzi e nell’ultimo tratto desta meraviglia il numero di autoritratti di famosi artisti, solo per citarne alcuni: Gian Lorenzo Bernini, Andrea del Sarto, lo stesso Vasari, Rosalba Carriera, Angelica Kauffmann, Elizabegh Vigée-Lebrun, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Eugène Delacroix, Pellizza da Volpedo, Giacomo Balla, Marc Chagall, Renato Guttuso e tra i contemporanei Bill Viola, che è stato possibile confrontare con l’artista di persona in occasione della sua visita al Corridoio il 7 marzo.

 

Dopo quest’ultima carrellata di dipinti si esce nei giardini di Boboli. Per la visita al Corridoio Vasariano è necessario effettuare la prenotazione molto tempo prima, il costo del biglietto tramite agenzie private non è economico, per cui il consiglio è quello di rivolgervi al Polo Museale Fiorentino

 

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