7 maggio 2014, New York
E’ il drammatico salvataggio balneare di Marie-Thérèse l’oggetto della tela dipinta da Pablo Picasso nel 1932 che porta il titolo di “Le Sauvetage” e che sarà all’asta da Sotheby’s il prossimo 7 maggio in occasione della vendita dedicata agli Impressionisti e all’Arte Moderna a New York.
Sulla scena si fanno largo i corpi dei personaggi ripresi durante attività tipiche della spiaggia, mentre il corpo languido di una bagnante viene sollevato dall’acqua. Realizzato al culmine della relazione dell’artista con la giovane amante Marie-Thérèse, tutte le figure rappresentate portano il suo volto. Marie-Thérèse è così onnipresente come un’ossessione: occupa la spiaggia, nuota nel mare, gioca, è vittima e al tempo stesso salvatrice del racconto di Picasso.
L’opera è il lavoro meglio definito della serie di dipinti e disegni che l’artista dedicò a questo tema alla fine del 1932. Proprio durante questi mesi infatti Marie-Thérèse contrasse una grave malattia a seguito di un bagno nella Marna, e l’episodio ispirò il maestro cubista che con grande libertà ne rivisitò l’accaduto proponendo svariate immagini di soccorso. Ma in questo lavoro non c’è solo Picasso e la disavventura della sua amante: trovano infatti spazio plurimi riferimenti artistici che trasversalmente toccano tutta la storia dell’arte. Dalle Bagnanti di Ingres, alla Pietà di Michelangelo, fino ad Amore e Psiche di Antonio Canova: tutto qui riprende vita in una scena tanto ricca di pathos e drammaticità quanto di erotismo. Usata già precedentemente come ambientazione dei suoi quadri, Picasso ripropone la spiaggia quale luogo favorevole all’esplorazione dell’erotico e alle evocazioni del mondo antico, nonché occasione per fuggire dal broncio della moglie e dalla brutta casa in affitto, Villa des Roches nel quartiere di Saint Enogat di Dinard, e godere di momenti di felicità e spensieratezza con l’amante Marie-Thérèse.
“Le Sauvetage” è la più grande tela dedicata a questo tema e sembra essere l’unione di due composizioni, una di piacere e gioia e una di terrore, custodite oggi una al Musée Picasso e l’altra alla Foundation Beyeler, drammatizzando la precarietà della vita. Oltre a dare sfogo alle paure personali di Picasso, questa tela apre un discorso di rivalità con Henri Matisse. La serie di tele a cui il presente lavoro appartiene è infatti stata dipinta solo un mese dopo la pubblicazione delle illustrazioni di Matisse per le Poésies di Mallarmé, poco dopo il ritorno di Matisse dall’America, dove aveva lavorato a La Danse. E questa tela di Picasso è proprio una risposta anticipatrice a La Danse di Matisse, che il pittore ancora teneva segreta a chiunque. “La preveggenza di questo dipinto è inquietante” – commentava Yves-Alain Bois nel catalogo della mostra Matisse e Picasso al Kimbell Art Museum di Fort Worth del 1998. “I toni piatti, il contrapposto delle figure, il ritmo sincopato, il dramma (per metà violenza e per metà piacere): tutti gli elementi di questo quadro turbolento sono echi della Danza di Matisse”.
Sotheby’s proporrà l’opera ai buyers con una stima di $14-18 milioni.