Marina Abramovic lancia “Immaterial”, il suo primo giornale online. Una piattaforma dedicata all’arte performativa e immateriale, che dall’arte amplia lo sguardo per abbracciare diverse discipline come la musica, il teatro, il cinema, la tecnologia e la natura. Diretta da Serge Le Borgne la rivista si pone come obiettivo quello di conoscere meglio se stessi, grazie all’Abramovic Method, metodo con cui la “nonna della performance” è persino riuscita a far smettere di fumare Lady Gaga.
E così, mentre l’artista serba è impegnata a Londra, alla Serpentine Gallery, con “512 Hours”, grazie ad Immaterial, tutti gli appassionati possono seguire gli aggiornamenti della sua nuova performance. Ogni giorno infatti la Abramovic registra un video in cui riassume gli eventi della giornata e racconta le proprie impressioni. Nella rinomata galleria londinese, l’artista trascorrerà esattamente 512 ore, 8 al giorno per 64 giorni, senza fare niente. Circondata dai visitatori, obbligati a lasciare all’ingresso ogni dispositivo tecnologico, Marina Abramovic metterà al centro della scena l’energia. Come aveva dichiarato in un’intervista del 1989, l’arte del XXI secolo dovrebbe essere priva di oggetti e usare direttamente l’energia. E se per “The Artist is present”, la performance del 2010 al MoMA, la Abramovic aveva fatto uso di un tavolo e due sedie, “512 Hours” vedrà protagonista solo lei e il pubblico circostante. E, a quanto dice lei, ogni giorno può accadere qualunque cosa.