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Torna il Festival della Filosofia, a Modena, Carpi e Sassuolo.

Torna il Festival della Filosofia, dal 12 al 14 settembre 2014, a Modena, Carpi e Sassualo.

Piazze e cortili ospiteranno oltre 50 lezioni magistrali in cui maestri del pensiero filosofico si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee della Gloria.

Il percorso tematico prenderà le mosse dal suo carattere splendente, che rimanda al potere attrattivo della luce. In questa chiave prenderà rilievo propriamente filosofico anche il fenomeno tutto contemporaneo delle “vite spettacolari”, che ha al suo centro la visibilità e la messa in luce di sé.

Le trasformazioni dell’ambizione e la riabilitazione dell’onore indicheranno nuove implicazioni antropologiche e morali del riconoscimento sociale, fino a giungere alle nuove sfide della democrazia alla prova del consenso mediatico. Senza dimenticare che la gloria è un tentativo di lasciare una traccia, tanto materiale, quanto digitale. Quando si associa la gloria alle stelle, si opera dunque qualcosa di più di una semplice metafora.

In questa chiave prenderà rilievo propriamente filosofico anche il fenomeno tutto contemporaneo delle “vite spettacolari”, che ha al suo centro la visibilità e la messa in luce di se. Le trasformazioni dell’ambizione e la riabilitazione dell’onore indicheranno nuove implicazioni antropologiche e morali del riconoscimento sociale, fino a giungere alle nuove sfide della democrazia alla prova del consenso mediatico. Senza dimenticare che la gloria è un tentativo di lasciare una traccia, un’impronta riconoscibile, non solo nei monumenti materiali, ma anche nella rappresentazione immateriale di sé tipica dei social media.

L’immagine ufficiale del festival (uno scatto ritraente un calco in gesso della Nike di Samotracia, custodito presso la Galleria delle statue dell’I.S.A. Venturi di Modena, ingabbiato in un’impalcatura) vuole segnalare i destini di una forma classica di gloria.

Nike-di-Samotracia”, Modena  ©foto Ernesto Tuliozi
manifesto ufficiale
Calco in gesso della Nike di Samotracia, Galleria delle Statue, Istituto Superiore d’Arte “A. Venturi”, Modena
©foto Ernesto Tuliozi

L’epoca delle glorie incerte: nelle piazze e nei cortili del festival della Filosofia si discuterà di come la gloria sia connessa allo splendore, di vite spettacolari e trasformazioni dell’ambizione, riabilitazione dell’onore e nuove sfide per la democrazia, ricordando che essa è un tentativo di lasciar traccia 

A lungo marcata da uno spirito aristocratico-signorile e legata all’attribuzione di precedenza e privilegio, nel passaggio alle società democratico-egualitarie la gloria è divenuta opaca o obsoleta, lasciando il passo a qualità e diritti universalizzanti e “orizzontali”, ma lasciando anche insaturo il campo della virtù e del merito individuale.

La pervasiva “società dello spettacolo” pare infatti distribuire a ciascuno la gloria solo in forma illusoria e degradata, impoverendo l’esperienza e fragilizzando le identità individuali, cui la sfera politica e sociale non offre altre occasioni di “vita migliore”. In tempi rapidissimi sembra essersi instaurato un regime dell’apparenza e della visibilità che morde anche la sfera del potere, erodendo i tradizionali meccanismi del consenso ed esponendo le democrazie a crescenti fenomeni di leaderizzazione e populismo.

Il lavoro dell’edizione si prefigge di contribuire a colmare il divario tra la velocità di tale cambiamento e le risorse concettuali e simboliche a disposizioni dei singoli, convocando le più influenti posizioni concettuali e avendo di mira soprattutto le trasformazioni profonde di cui la gloria è stata investita  nel passaggio alle moderne società democratiche, egualitarie e “consensuali”.

Strutturato per gruppi di questioni, il programma filosofico porterà pertanto in primo piano un lessico concettuale a più voci dove si confronteranno prospettive filosofiche plurali e anche divergenti.

libri-filosofici
bancarelle di libri filosofici
foto Alessandro Camellini

Quest’anno tra i protagonisti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Roberta de Monticelli, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris, Umberto Galimberti, Giacomo Marramao, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Chiara Saraceno, Emanuele Severino, Carlo Sini, Gustavo Zagrebelsky e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio.

Nutrita la componente di filosofi stranieri: tra loro i francesi Jean-Luc Nancy, Miguel Abensour, Nathalie Heinich e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; il franco-libanese Milad Doueihi; il tedesco Gernot Böhme; i britannici Zygmunt Bauman ed Ellis Cashmore; lo spagnolo Javier Gomà. In brillanti fuori pista saliranno in cattedra due protagonisti della narrativa e del teatro. Alessandro Baricco (lectio Rotary) leggerà e commenterà le gesta di Achille nell’Iliade, mentre Alessandro Bergonzoni pronuncerà sulla gloria un intervento pirotecnico e sorprendente.

Un termine apparentemente desueto come quello di “gloria” si rivela dispositivo efficace per mettere a fuoco una questione cruciale dell’esperienza contemporanea: la celebrità. In programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 12 al 14 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città, la quattordicesima edizione del festival prevede lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti sono quasi 200 e tutti gratuiti.

Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: esperti eminenti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della gloria, dal thymos platonico alla dottrina della magnanimità in Aristotele fino alla teoria dell’onore di Tommaso d’Aquino. Tra gli autori moderni, Guicciardini servirà per mostrare gli effetti dell’ambizione sulla scena politica, mentre con Hobbes emergeranno gloria e vanagloria come passioni del potere.

Passando per lo snodo di Hegel, si incontrerà il tema cruciale del riconoscimento, mentre, arrivando alle questioni novecentesche, con Max Weber prende forma l’idea di potere carismatico e con von Balthasar la discussione teologica della Gloria si salderà alla teoria estetica.

Il festival, che lo scorso anno ha registrato oltre 200 mila presenze, è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, i cui fondatori – ovvero i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Provincia di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – sono i soci storici che hanno partecipato alla realizzazione del festival fin dalla prima edizione.

  • Informazioni e programma completo del festival disponibili sul sito della manifestazione: festivalfilosofia.it

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