Sarà in scena al Teatro alla Scala di Milano fino al 27 settembre, per un totale di 11 repliche, il Don Chisciotte di Rudolf Nureyev.
Assente dalle scene scaligere da quattro anni, la versione di Nureyev dell’hidalgo della Mancha torna a trasformare il palcoscenico meneghino in una vivacissima Spagna che in abiti da flamenco danza al ritmo di nacchere e percussioni, trascina il pubblico tra i colori e gli ampi movimenti gitani, fino a condurlo nell’idillico giardino incantato dove l’eroe di Miguel de Cervantes resta folgorato dalla bellezza della sua Dulcinea.
“All’inizio odiavo la figura di Don Chisciotte” – aveva dichiarato il celebre coreografo Rudolf Nureyev in un’intervista del 1971. “Non l’ho capita per molto tempo. Stavo dalla parte della gente. Poi ho letto il libro! C’è così tanto che in un balletto si può sfiorare solamente la superficie”.
E’ così che, dalla versione di Marius Petipa del 1869, è nato il Don Chisciotte di Nureyev. Un balletto dallo spiccato carattere comico – perché Nureyev si cucì addosso quel ruolo divertente e ironico che nessun coreografo gli aveva mai offerto – e profondamente intriso dei caratteri della Commedia dell’Arte.
Ma più che sul cavaliere dalla triste figura uscito dalla penna di Miguel de Cervantes, l’opera di Nureyev si concentra sulle reazioni dei cittadini che incontrano Don Chisciotte, interpretato da Giuseppe Conte e Luigi Saruggia. E così il continuo errare dell’hidalgo e del suo fedele scudiero Sancho Panza – Gianluca Schiavoni, Andrea Piermattei, Salvatore Perdichizzi -, alla ricerca di avventure e imprese degne dei migliori romanzi cavallereschi del Medioevo, che tuttavia la Spagna del ‘600 non può offrire, si inseriscono nella rocambolesca storia d’amore tra Kitri e Basilio, ruoli ricoperti nelle diverse date alla Scala da Tamara Rojo, Nicoletta Manni, Natalia Osipova e Claudio Coviello.
Tra l’eleganza dei movimenti e la bravura tecnica dei ballerini, il divertimento per il pubblico non manca. L’anacronistica indole cavalleresca del Don Chisciotte e il carattere grottesco di Sancho Panza, già di per sé comici e paradossali, ben si miscelano nella calda e dinamica atmosfera ispanica che alterna scene di ispirazione flamenca ad applauditissimi momenti di danza gitana, in un tripudio di folklore tersicoreo.
Si ritorna poi alle movenze raffinate con la danza delle Driadi nel giardino incantato dove, in sogno, dopo aver goffamente combattuto contro un mulino a vento, Don Chisciotte incontra la bellissima Dulcinea, e, colpito dal dardo di Amore, ne resta sedotto. Con l’aiuto dell’avventuriero e del suo scudiero, il contrastato amore tra Kitri e Basilio trionferà nel gran pas de deux finale, perfetta conclusione di uno spettacolo brillante che rende onore alla bravura dei suoi protagonisti.
Foto credits: Brescia – Amisano
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SCHEDA TECNICA
Coreografia: Rudolf Nureyev
Supervisione coreografica: Maina Gielgud
Musica: Ludwig Minkus
Orchestrazione e adattamento di John Lanchbery
Direttore: Aleksander Titov
Scene: Raffaele Del Savio
Costumi: Anna Anni
Supervisione ai costumi: Irene Monti
Luci: Marco Filibeck
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro alla Scala di Milano nelle seguenti date:
- Martedì 23 Settembre – ore 20.00
Mercoledì 24 Settembre – ore 20.00
Giovedì 25 Settembre – ore 20.00
Venerdì 26 Settembre ore 14.30
Venerdì 26 Settembre ore 20.00
Sabato 27 Settembre – ore 20.00 - Lo spettacolo del 25 settembre, sarà trasmesso in diretta nei circuiti Microcinema e il 2 ottobre, in differita su Rai5 alle 21.15.
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