Dopo cinque anni di chiusura forzata per la messa a norma e l’ampliamento della struttura, ha riaperto lo scorso 25 ottobre il Museo Picasso di Parigi, in concomitanza con l’anniversario di nascita del maestro del Cubismo.
Con una superficie espositiva raddoppiata, un significativo aumento del numero di opere e di sale, il museo di estende su cinque livelli, uno dei quali interamente dedicato agli atelier dell’artista. Mentre tre piani accolgono i lavori di Picasso esposti secondo un ordine cronologico, un altro piano è destinato alla collezione personale dell’artista, “anch’essa donata dagli eredi, per volontà di Picasso stesso” – ha specificato il direttore Laurent Le Bon.
Le opere esposte – attualmente circa 5.000 – raddoppieranno nel giro di un anno, tramite prestiti e collaborazioni con altri musei, come il MoMA di New York.
Inoltre – ha anticipato Le Bon – “nel settembre 2015, festeggeremo il 30° anniversario della nascita del museo lavoreremo quindi su un progetto di esposizione, recuperando le opere d’archivio così da narrare il processo creativo dei lavori di Picasso. Ci sarà inoltre una mostra realizzata in collaborazione con il Grand Palais che avrà come tema Picasso e l’arte contemporanea”.
Ma la vera sfida del Museo Picasso non sarà quella di attrarre un turismo internazionale, ma portare i cittadini di Parigi al museo, proponendo mostre e rinnovando continuamente l’offerta.
