Fine settimana di lutto per il mondo dell’arte. Nella giornata di oggi è morto il pittore Renato Mambor, compagno artistico di Mario Schifano e degli inquieti interpreti degli anni 60 e 70 dell’arte moderna.
Nato nel 1936, Renato Mambor aveva appena compiuto 78 anni. La sua carriera artistica era iniziata negli anni ’50 e negli anni ’60 divenne il caposcuola della Neofigurazione Concettuale.
Molto attivo nelle opere grafiche e nella cartellonistica, il suo estro artistico si esprimeva anche attraverso il cinema, partecipando a numerosi film come attore.
Gli anni ’60 furono per Mambor anche gli anni dell’intenso rapporto umano e artistico con Mario Schifano, Pascali, Ceroli, Franco Angeli.
In un’intervista lo scorso anno, spiegò la sua concezione dell’arte: “io dico che l’arte serve a pulire lo sguardo. I sensi sono offuscati dalle abitudini e tutto ciò che si fa e si pensa diventa immagine, stereotipo, filtro davanti agli occhi. L’arte insinua un cuneo in questo meccanismo spersonalizzante e ha il potere di ribaltarlo, in definitiva è un piccolo sforzo per muovere il pensiero”.
Renato Mambor ha partecipato a moltissime esposizioni italiane e internazionali. Nel 2014 a lui sono state dedicate diverse mostre.
- A Mantova “Mambor campionatore”; a Brescia una mostra personale alla Galleria Spatafora; alla Biennale di Architettura 2014 ha partecipato con Stelle_Back to the Stars
A Padova è in corso e sarà visitabile fino all’11 gennaio 2015 la mostra antologica “Pensieri nativi” dedicata a Mambor presso il Centro culturale Altinate San Gaetano.
Scompare un altro Artista con la A maiuscola.
Peccato che di maiuscole ce ne sia rimaste ben poche