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Philippe Daverio.Il secolo spezzato delle avanguardie. Il museo immaginato

Il secolo spezzato delle avanguardie. Il museo immaginato (Rizzoli, 2014) è l’ultima fatica letteraria del noto critico d’arte Philippe Daverio, il quale questa volta attinge dalla prima metà del Novecento per tratteggiare, in un unico volume splendidamente illustrato, i movimenti che hanno inciso profondamente sulla cultura e sulla società del tempo.

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Infatti, come l’autore stesso afferma nell’introduzione del libro: «Questo libro ha uno scopo: non ammaliare, ma ammalare il lettore. Vorremmo fare di voi dei patiti dell’argomento, quindi degli afflitti da patologia vera e propria. E farvi uscire dall’ovattata noia del museo tradizionale, quando pensate che l’unico premio sarà il coffee break nella caffetteria, e consentirvi invece di scoprire il virus che si nasconde in fondo all’anima d’ogni uomo e donna d’Occidente, cioè la contorsione della sua modernità». E aggiunge: «Se cascate nel tranello che vi abbiamo preparto, sarete leggermente diversi dopo la cura. In fondo il dibattito su che cosa sia l’arte ha pervaso tutto il XX secolo, che spesso l’ha definita morta. È invece rimasta viva quando è patogena, quando è capace di alterare la visione che abbiamo delle cose».

“Il secolo spezzato delle avanguardie”, caratterizzato dunque da un ricco apparato iconografico con il quale Daverio avvalora il suo discorso, si distingue per una scelta sapiente dei temi trattati con maestria ed esperienza professionale, elencati in precisi capitoli tematici, che affrontano la molteplicità e le sfaccettature dell’arte novecentesca che in fondo è il pilastro delle nuove espressioni contemporanee. L’autore così analizza le varie espressioni artistiche seguendo appieno lo stile critico che l’ha distinto nel panorama culturale, e che fanno capo al cosiddetto secolo breve ‒ il secolo spezzato del titolo, appunto ‒ racchiuso fra l’illuminazione elettrica del cielo di Parigi dall’alto della Tour Eiffel per l’Expo del 1889 e il lampo devastante del fungo atomico a Hiroshima.

Del resto, come sostiene Philippe Daverio: «Mettere ordine in una matassa così intricata è di per sé operazione intollerabile, oppure ambizione ingenua, tentare piccoli codici di lettura è invece opportuno. I grandi artisti sono grandi, tutti lo sanno, i piccoli artisti del passato spesso sono dimenticati o servono alla critica storica per alimentare il mercato antiquariale; nel mondo moderno non è così: la faccenda si è resa democratica e ogni appassionato è autorizzato a dire la sua. Per ottenere questo risultato servono però alcuni punti fermi, ecco il motivo che ci ha costretto a ingiustificabili riassunti e a dolorose amputazioni senza anestesia».

Il linguaggio usato, lungi dal voler dare solo nozioni prettamente accademiche, è ricco di spunti di riflessione che coinvolgono i maggiori artisti che hanno senz’altro contribuito a dare lustro alla comunicazione visiva, complice di aver reso uno spaccato della vita quotidiana e degli eventi maggiormente rappresentativi del XX secolo, appunto.

Lo stile fluido, talvolta ironico, con il quale Daverio presenta gli argomenti offre la possibilità di comprendere appieno gli sviluppi e i meccanismi che hanno creato quelle rivelazioni artistiche tanto discusse e, soprattutto, i loro principali esponenti.

Philippe-Daverio

Si parte quindi da una “piccola confessione dell’autore”, il quale ammette di essere un gaullista e di aver ereditato l’impegno nella ricostruzione storica e la riflessione autobiografica, che sembra quasi una «mania» dell’uomo e del suo desiderio di porre le basi storico-cronologiche del suo vissuto, attraverso lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Dopo un breve excursus, nel quale vengono indicati i principali eventi come la pubblicazione nel 1864 del romanzo di fantascienza Viaggio al centro della Terra scritto da Jules Verne che avrebbe ispirato il primo film dello stesso genere Viaggio nella Luna di George Méliès del 1902 e l’Expo tenutosi a Parigi nel 1900, si procede spediti con il paragrafo chiamato Il secolo spezzato delle donne.

Philippe Daverio, infatti, dà una versione inedita dei contenuti che vengono proposti al lettore fin dalla sua formazione scolastica, e lo fa in particolare avendo cura sia nell’analisi storiografica sia sociologica del contenuto proposto nell’opera di natura letteraria e visiva.  Il secolo spezzato delle donne è, in realtà, un paragrafo nel quale il critico d’arte cita fra gli altri i nomi delle donne più importanti del primo Novecento da Virginia Woolf che, in effetti, ha influito sul movimento femminista, fino allo stile di una grande icona della moda com’è appunto Coco Chanel.

Molti sono gli artisti citati nel libro il cui stile pittorico viene studiato non con la complessità che potrebbe avere un tomo accademico, bensì con un’intensità unica nel suo genere tanto da comprenderne le molte successioni e i vari collegamenti fra gli stili pittorici e creativi. Di particolare importanza è dunque il capitolo Introduzione nei misteri delle cose note, nel quale figurano e si alternano nomi noti come Louise e Auguste Lumière, Paul Cézanne, Gustave Klimt, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Giorgio de Chirico e Pablo Picasso.

Eppure, al di là della mera analisi del capitolo forse più importante del volume, ciò che emerge è la piena dimestichezza con i contenuti ‒ frutto di lunghi studi da effettuati da parte del critico ‒ che, per questo motivo, sono ancor più interessanti. Non mancano, poi, note bibliografiche, estratti da alcuni documenti e perfino poesie che ben si legano all’esposizione.

Perché, come ha dichiarato Philippe Daverio: «Per quanto concerne la memoria recondita e dormiente, il lettore dovrà aspettare un secondo volume dove spero di poter rivelarne i contorni celati. Questo è un primo passo iniziatico che potrà forse consentirne una calibratura in grandi linee del fenomeno noto, in modo da penetrare successivamente nell’ignoto».

 

Il secolo spezzato delle avanguardie. Il museo immaginato
di Philippe Daverio
Editore: Rizzoli
Collana: Arte – Illustrati
Pagine: 384
Formato libro: 24 x 17
Tipologia: cartonato
Prezzo: 35.00 €

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