Il Teatro Nuovo di Milano alza nuovamente il sipario su “Sette spose per sette fratelli”. Il musical diretto da Massimo Romeo Piparo, basato sul successo cinematografico di Stanley Donen, sarà in scena fino al 6 gennaio 2015 e in una divertente e suggestiva atmosfera country del Far West di metà Ottocento, farà rivivere l’indimenticabile storia di Adamo Pontipee e Milly.

LA TRAMA _ C’era una volta un uomo di nome Adamo Pontipee. Viveva in una casa di alta montagna con i suoi sei fratelli più giovani, tutti ugualmente rozzi e rissosi. Un giorno Adamo Pontipee si accorse però che in quella casa mancava una donna che badasse a quella mezza dozzina di uomini burberi e scontrosi, che preparasse loro da mangiare e che lavasse i loro vestiti. Così Adamo scese in città, convinto di prendere moglie come si comprano le uova al supermercato, e incontrò Milly. Ignara di quello che l’avrebbe attesa, la dolce Milly si lasciò ingabolare dal fascino rude del montanaro e, convinta che la città non avesse più nulla di buono da offrirle, si infilò la fede al dito e partì con lui per i monti.

Era il 1954 quando il film di Stanley Donen, tratto dal libro di Stephen Vincent Benet “The Sobbin Women”, uscì nelle sale cinematografiche riscuotendo il grande successo che lo portò a vincere il premio Oscar per la miglior colonna sonora e ad essere in lizza per altre quattro nomination, tra cui il miglior film. Agli applausi del film, seguirono quelli a teatro e oggi, in occasione del 60° anniversario di “Sette spose per sette fratelli”, Massimo Romeo Piparo, la firma italiana più prestigiosa in materia di musical, dopo il successo della passata stagione, riporta in scena uno degli spettacoli più longevi e divertenti passato alla storia.

In una ambientazione da Far West accompagnata da un’incantevole atmosfera country animata da divertenti coreografie, sono ancora una volta Flavio Montrucchio e Roberta Lanfranchi i protagonisti di “Sette spose per sette fratelli”. Autoritario, dispotico e burbero lui, dolce e determinata lei, Montrucchio e la Lanfranchi, entrambi bravi nei ruoli dei due personaggi principali, danno vita ad una trama che, oltre ai sette fratelli, sposa la rivalutazione della donna. Dapprima considerata una domestica più che una moglie, Milly, a passi di danza, saprà rieducare i sei rozzi fratelli di Adamo che riusciranno a conquistare il cuore di altre sei fanciulle di città, dando una severa lezione di vita al suo burbero sposo, più incline a mettere in atto il ratto delle Sabine piuttosto che un tradizionale corteggiamento.

20 ballerini-cantanti-acrobati nelle coreografie di Roberto Croce, le ritmate musiche del film, i bellissimi costumi di Cecilia Betona e alcune brevi proiezioni cinematografiche: i numeri per un altro successo targato Piparo, come al solito, ci sono.

“Sette spose per sette fratelli” regia di Massimo Romeo Piparo
Teatro Nuovo, Milano. Fino al 6 gennaio 2015

liberamente dall’omonimo Film della MGM di: Steven Vincent Benet scritto da: L. Kasha, D. S. Landay
testi Johnny Mercer musica Gene De Paul nuove canzoni Al Kasha e Joel Hirschhorn
regia: Massimo Romeo Piparo
coreografie: Roberto Croce
con: Flavio Montrucchio, Roberta Lanfranchi e un cast di 20 ballerini-acrobati-cantanti
luci: Umile Vainieri
scene: Teresa Caruso
costumi: Cecilia Betona
direzione musicale: Emanuele Friello
suono: Luca Finotti

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