“Non è per questo che ci troviamo QUI, ORA, tutti e due? cerchiamo un modo per riprenderci un po’ di luce. Per tornare alla ribalta.“
Frost/Nixon il duello (drammaturgia di Peter Morgan): dal 12 dicembre al 4 gennaio 2015 all’Elfo Puccini.
Frost e Nixon, figure legate dalla confessione più insperata e attesa dal popolo americano, sanciscono un patto inconscio e indissolubile: il lento declino dell’uno si trasformerà nel successo vertiginoso dell’altro. Il nome dell’uno sarà legato al nome dell’altro nella memoria collettiva dell’America e non solo. Il testimone che consacra l’ombra di uno e la luce dell’altro è la televisione: che non dimentica e in un certo qual modo… assolve.
1977, tre anni dopo lo scandalo watergate e le successive dimissioni del presidente Nixon (e il perdono del presidente Ford!), lo showman David Frost decide di rischiare la strada vecchia per quella nuova. Il salto è notevole per gambe sottostimate: ma Frost otterrà da Nixon ciò che voleva, quelle parole di ammissione di colpa, parole – verba, ora riproducibili all’infinito grazie alla registrazione televisiva e non più come per gli antichi semplici “verba volant”.
Per compiere l’impresa titanica, Frost (Ferdinando Bruni), si avvale di una squadra di gente determinata a raggiungere l’obiettivo (Alejandro Bruni Ocaña, Andrea Germani, Matteo de Mojana), uomini appassionati alla causa che saranno armi indispensabili per aprire un varco nell’incrollabile sicurezza di Nixon.
Ferdinando Bruni è un Frost vanitoso, pieno di charme, con una profonda fiducia in se stesso. Una fiducia a tratti oscura, sembra non preoccuparsi più di tanto di ciò che farà, ma è lì. In quell’essere lì – presente – ad ogni costo, fino alla fine, pronto, la garanzia più preziosa per gli altri. Va avanti. In qualche modo. E vince. Come l’acqua vince la pietra. In maniera sottile e costante.
Elio De Capitani, nato per questo genere di ruolo, calca la scena nei panni di Nixon, il corpo rigido come una statua vivente, si protegge con la retorica. Una retorica inespugnabile. In scena è accompagnato dal suo curioso agente (Luca Toracca) e dal fedele soldato (Nicola Stravalaci).
Nel lungo duello televisivo a più riprese (primo caso di intervista a pagamento), Nixon è perfettamente padrone della situazione e mette in serie difficoltà un noncurante Frost. Frost, grazie alla sua squadra e non solo, saprà, alla fine, cogliere l’attimo e vincere il nemico cogliendolo di sorpresa. Frost vincente in gioco e in amore.
La scenografia è composta ad arte, essenziale, dove ogni elemento dalla luce agli schermi televisivi si carica di simboli varcando confini labili e creando metafore su cui viaggiano di volta in volta gli attori.
Cast e ritmo eccezionale costringono abilmente lo spettatore ad un’ipnotica riflessione comune su temi più che mai attuali.
INFORMAZIONI UTILI
SALA SHAKESPEARE | 12 DICEMBRE – 4 GENNAIO 2015
MAR-SAB: 20:30 / DOM: 16:30 / 26 DIC 16:30 / 31 DIC 20:30
FROST/NIXON
di Peter Morgan
traduzione di Lucio De Capitani
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Luca Toracca, Alessandro Bruni Ocaña, Claudia Coli, Matteo de Mojana, Andrea Germani, Nicola Stravalaci
luci di Nando Frigerio
suono di Giuseppe Marzoli
una co-produzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo di Fondazione Cariplo
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