Leopardi come non ve lo ha mai raccontato nessuno. E’ successo al Teatro Leonardo di Milano, dove, dopo gli applausi dello scorso novembre, è tornato in scena, per una settimana di repliche (dal 17 al 24 gennaio 2015) “Fuori Misura”, lo spettacolo di Valeria Cavalli, Claudio Intropido e Andrea Robbiano dedicato al poeta di Recanati.
Inadeguato, gobbo, malato: fuori misura appunto, come recita il titolo dello spettacolo e come chiunque almeno una volta nella vita si è sentito. Questo è il Giacomo Leopardi che il professore Andrea Roversi, interpretato da Andrea Robbiano, racconta nel divertente monologo al Teatro Leonardo, dove gli spettatori in platea diventano i suoi primi alunni.
Andrea Roversi è un laureato in Lettere e Filosofia con il massimo dei voti. Ha un sogno: insegnare. Ma temporaneamente occupa la scrivania di un call center. Fino al giorno in cui con un telegramma riceve la sua prima convocazione a scuola per una supplenza. Il panico lo assale. Forse non ne è all’altezza. Ma per realizzare il suo sogno deve farsi coraggio e affrontare la classe di adolescenti arrivati col programma scolastico ad affrontare “il più grande poeta italiano” – come lo descrive il preside dell’Istituto senza rivelarne il nome. “Il più grande poeta italiano” – ripete tra sé Roversi chiedendosi chi possa essere e sfociando in uno dei più esilaranti momenti di tutto lo spettacolo: la top five dei poeti italiani.
Come il più carismatico dei conduttori televisivi o il più esaltato frontman di una rockband con una smodata passione per la letteratura, Roversi a ritmo di rock music stila la sua classifica: Pascoli, Carducci, Petrarca, Dante. Ma chi può essere più importante di Dante? Legge sul registro: Giacomo Leopardi. Il poeta più triste della storia, quello sua cui testa veglia un nembo cumulo di pessimismo e frustrazione. Come si può catturare l’attenzione di un gruppo di adolescenti con un simile personaggio?
Roversi racconta l’umanità del poeta, scoprendo e lasciando scoprire che la sua vita, i suoi pensieri e i suoi sogni erano molto vicini alla realtà di ciascuno di noi, più di quanto si possa immaginare. Leopardi voleva viaggiare e scoprire il mondo – quale giovane non lo vorrebbe? -, ma come superare i limiti della malattia? Voleva amare: i suoi versi mandavano in visibilio le donne – racconta Robbiano nei panni del professore – ma chi amerebbe un uomo alto un metro e trenta centimetri, gobbo e malato? Quante volte ci siamo sentiti come lui. Fuori misura.
Lo straordinario carisma di Robbiano conquista da subito tutto il pubblico che lo ripaga con forti risate e calorosi applausi nelle scene più comiche e che lo segue con grande attenzione nei momenti più commuoventi e carichi di pathos. Robbiano dimostra la massima versatilità andando a vestire i panni dei più svariati personaggi: dal divertente e saggio portinaio tunisino; all’impacciato, euforico, colto e umano professor Roversi; fino ad immedesimarsi nello stesso Leopardi, colto in un momento di profonda rabbia e disperazione nel vedere i suoi sogni e progetti infrangersi.
Robbiano gira per “la classe”, interroga il pubblico, coinvolge un ragazzo e da lui si fa accompagnare sul palcoscenico. Tutta la platea diventa una vera e propria aula di scuola. Quella in cui qualunque studente vorrebbe stare. Quella in cui non si studia a memoria un libro, ma attraverso la letteratura si danno lezioni di vita. Quella in cui alla cattedra siede il professore che tutti vorrebbero avere: il professore che sa parlare ai suoi alunni e che sa stimolare la loro (spesso assopita) curiosità. Il tutto con grande simpatia e umorismo.
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SCHEDA TECNICA
Titolo: Fuori Misura
Sede: Teatro Leonardo, via Ampère angolo Piazza Leonardo, Milano
Date: 17-24 gennaio 2015
Autore: Valeria Cavalli con Claudio Intropido e Andrea Robbiano
Regia: Valeria Cavalli, Claudio Intropido
Assistente alla regia: Pietro De Pascalis
Musica: Gipo Gurrado
Età consigliata: dagli 11 anni in su.