Il musical “Sarà perché ti amo” di Alfonso Lambo sulle musiche dei Ricchi e Poveri ha debuttato al Barclays Teatro Nazionale di Milano il 6 marzo 2015. Qui sarà in scena ancora fino al 15 marzo.
Non è certo il primo sceneggiatore al mondo, Alfonso Lambo, a dare vita ad un musical partendo da una colonna sonora di successi già editi e pluripremiati. Catherine Johnson per esempio nel 1999 con Mamma Mia! sulle musiche degli ABBA creò uno spettacolo applaudito ancora oggi in tutto il mondo da milioni di spettatori e consacrato al cinema con Meryl Streep nel 2008. Nel 2007 Julie Taymor scrisse Across the Universe, un film musicale bizzarro e psichedelico su 33 successi dei Beatles. E che dire di Priscilla – La regina del deserto, film nel 1994 e successivamente musical a teatro, che conta 19 intramontabili hit internazionali? E se vogliamo guardare al nostro orticello italiano, dovremo senz’altro riferirci al Peter Pan con la colonna sonora di Edoardo Bennato, riadattata per l’occasione dallo stesso cantautore.
Insomma, l’idea di Alfonso Lambo, forse non è così originale, ma la sua bravura sta nell’aver scelto la colonna sonora giusta, ovvero i successi dei Ricchi e Poveri. Il nuovo musical, che ha debuttato il 6 marzo al Barclays Teatro Nazionale di Milano, dove sarà in scena ancora il 7, l’8, il 13, il 14 e il 15 marzo, s’intitola infatti “Sarà perché ti amo”, come il pezzo icona della band italiana nata a Genova nel 1968. Il nuovo musical made in Italy ripropone così una quindicina tra i più noti brani dei Ricchi e Poveri: da Sarà perché ti amo, a La prima cosa bella; da Mamma Maria, a Voulez-Vous Danser, tutti perfettamente adatti a dare ritmo allo spettacolo.
11 i protagonisti sul palco scelti tra i più bravi artisti del panorama del musical. Tra questi Bruno de Bortoli al suo debutto teatrale come attore principale e gli affermati Altea Russo, recentemente applaudita nel ruolo di Frau Blucher in Frankenstein Junior, e Andrea Verzicco, quest’ultimo impegnato anche nel ruolo di coreografo.
Ma se il cast non delude, né per bravura interpretativa e canora, né per energia, ciò che lascia insoddisfatti è la trama, stracolma di cliché e neanche tanto all’avanguardia come pare voglia proporsi parlando di omosessualità.
Marco è un ragazzo della campagna toscana che, in cerca della sua felicità, si trasferisce a Milano, dove ritrova la sua amica d’infanzia e sua nuova vicina di casa, Cristina. Già inserita da tempo nei ritmi imbruttiti dei milanesi e circondata da una brillante e modaiola cerchia di amici, Cristina trascina Marco ad una serata alla discoteca meneghina più cool del momento, invitandolo ad assumere uno stile di vita diverso, milanese appunto. Tra mojito e negroni, e le ultime creazioni fashion di qualche stilista all’ultimo grido, in una città strana, dinamica e romantica allo stesso tempo, in cui tutti i nomi propri sono rigorosamente preceduti da un articolo determinativo, il Marco farà un incontro felice: Alessandro. Marco scoprirà così la chiave della sua felicità, pur sentendosi intrappolato in un vortice di sensi di colpa che la campagna toscana, tra balle di fieno e cucina genuina, saprà sciogliere. Inutile dirlo, alla fine trionfa l’amore, quello universale.
E a fare da contrappunto a tutta la vicenda due vicine di casa, due signore d’età, commentatrici pettegole di tutti i fatti della vecchia corte milanese dove vivono i protagonisti, che si fanno portavoce delle tradizioni e della storia italiana.
“Sarà perché ti amo” – un progetto al quale il regista e autore Alfonso Lambo lavorava da 7 anni – ha conquistato il pubblico nella serata del suo debutto a Milano. Pur con una trama banale (e anche noiosa) da commedia all’italiana, lo spettacolo si salva per la bravura di tutti i protagonisti e soprattutto la ritmata colonna sonora che fa breccia nel cuore degli spettatori. E resistere a canticchiare le hit dei Ricchi e Poveri si rivela un’ardua impresa. Che i Ricchi e Poveri siano i nostri ABBA?
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