L’inizio del 2015 per Wannenes è dedicato agli Arredi e alle Arti Decorative e ai Dipinti Antichi, due comparti storici della casa d’aste, che insieme hanno totalizzato 1.363.963 euro con una percentuale di venduto per valore del 122% e per lotti del 60.6%
Le aste dedicate agli arredi provenienti dalla collezione e dalla galleria di Luca Vivioli e da altre proprietà distribuite in tre sessioni e nei giorni del 3 e 4 marzo, hanno visto confermata la tendenza a una scelta collezionistica più selettiva dove ad un totale di 833.057 euro, è interessante notare un 133.5% di aggiudicato per valore rispetto a un 59.6% per lotti. Entrando più in dettaglio, i 331 lotti che componevano il catalogo dedicato all’antiquario genovese hanno fatto registrate un 91% per valore e 53.3% per lotti, sostanzialmente in linea con il dato generale.
Mentre i 441 lotti che componevano l’asta di Arredi e Arti decorative, hanno ottenuto un 151.6% di aggiudicato per valore con un 66.4% per lotti. Protagonista della serata uno splendido cassettone inglese a ribalta, in legno laccato del XVIII secolo decorato a chinoiserie, con scene e personaggi entro paesaggi in oro su fondo rosso (lotto 289 aggiudicazione 55.800 euro), seguito da un piano in marmi policromi del XVII-XVIII secolo, centrato da rosone polilobato in marmi commessi e ornato da elementi naturalistici e tralci fogliati entro riserve geometriche, fusto in marmo bianco intagliato su piedi ferini (lotto 235 aggiudicazione 43.400 euro), e da un tavolo da centro napoletano del XIX secolo in legno di noce a patina scura, con piano circolare intarsiato in marmi diversi, gambe scolpite in forma di leoni monopodi riunite da crociera sormontata da vaso (lotto 260 aggiudicazione 37.200 euro).
Grande interesse, infine, per un elegante piano in marmi policromi, probabilmente di manifattura romana o fiorentina del XVII-XVIII secolo con bordo modanato, ornato da riserve mistilinee a volute contrapposte e centrato da ovale entro cartiglio (lotto 655 aggiudicazione 37.200 euro).
Il giorno successivo, il 5 marzo, si è tenuta la tradizionale vendita dedicata ai Dipinti Antichi che ha raggiunto un totale di 530.960 euro con percentuali di venduto per valore del 131% e del 53% per lotti.
L’aggraziata quanto sensuale tela profana di Elisabetta Sirani raffigurante la Bellezza che scaccia il tempo, così equilibrata nella composizione e nelle cromie tanto da includere quest’opera tra le migliori creazioni della pittrice bolognese attiva a Bologna nella seconda metà del Seicento, è stata il top price dell’asta (lotto 922 aggiudicazione 86.800 euro), precedendo una vivace natura morta barocca di Giovanni Paolo Castelli detto Spadino (lotto 832 aggiudicazione 34.740 euro), e un incantevole Paesaggio con rovine classiche del Maestro della Fondazione Langmatt, ora identificato con Apollonio Domenichini, pittore veneziano attivo nella parte centrale del Settecento (lotto 853 aggiudicazione 27.780 euro).
Di squisita fattura, infine, un Paesaggio pastorale con veduta del Ponte Nomentano di Hendrik Frans Van Lint, firmato 1626, di inequivocabile gusto italianizzante e assai vicino ai modelli aulici di Claude Lorrain (lotto 840 aggiudicazione 23.560 euro).
GENOVA
PALAZZO DEL MELOGRANO
PIAZZA CAMPETTO 2
T + 39 010 2530097
wannenesgroup.com