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Sullo skyline newyorkese aleggiano trepidanti gli impressionisti. L’asta di Impressionist & Modern Art in calendario da Sotheby’s a New York il prossimo 5 maggio si presenta con un catalogo ricchissimo che comprende opere provenienti da prestigiose collezioni.
Oltre alla hollywoodiana Collezione Goldwyn, assemblata tra gli anni ’40 e ’60 da Samuel Goldwyn Sr. e continuata successivamente dal figlio, che disperderà tra le altre opere l’attesissima “Femme au chignon dans un fauteuil” di Pablo Picasso, proposto per 12-18 milioni di dollari, andrà all’incanto anche la Collezione Stone.
Uomo d’affari e filantropo di Chicago, Jerome H. Stone con sua moglie Evelyn tra gli anni ’50 e ’60 mise insieme una ricca collezione di arte moderna, nella quale spiccano capolavori di Fernand Léger, Alberto Giacometti, Joan Mirò, Juan Gris e Marc Chagall.
“Le opere di questa collezione si distinguono non solo per la loro qualità – ha affermato Simon Shaw di Sotheby’s – ma anche per la loro freschezza, in quanto, rimaste celate al pubblico per oltre 40 anni, esse faranno la loro prima apparizione all’asta questa primavera. Jerry Stone era un collezionista esigente che sapeva esattamente che opera d’arte fosse adatta a lui” – ha aggiunto Mr. Shaw. “Per la sua collezione ha cercato solo i migliori esempi disponibili da pionieristici mercanti dell’epoca”.
Saranno 11 in totale i lotti provenienti dalla Collezione Stone e tra questi l’incantevole “La Roue Bleue” di Fernand Léger. Uno scintillante simbolo del progresso tecnologico realizzato da Léger nell’immediato dopoguerra negli anni ’20. Emblema dell’industrializzazione, Stone acquistò l’opera alla Sidney Janis Gallery nei primi anni ’50 e ora il dipinto sarà proposto ai buyers per $8-12 milioni. Di Léger andranno all’incanto anche “Les Deux Pecheurs” ($4-6 milioni) e “Les Pecheurs” ($2,5-3,5 milioni), anch’esse dedicate allo sviluppo industriale e all’impatto che esso ha avuto sulla vita moderna. L’artista si lasciò ispirare da ciò che lo circondava: colori, pezzi di macchine decontestualizzati, trasformando la vita e lo spazio tradizionale in un audace frammentazione di oggetti, dando vita ad uno stile tipico dei ruggenti anni ’20.
Il catalogo continua con una composizione fantastica di Joan Mirò datata 1951. Si tratta de “L’Oiseau encerclant de l’éntincelant la pensée du poète”, un dipinto che ben rende la potenzialità espressiva dell’astrazione. Tra le altre opere all’asta, “Buste de Diego (Aménophis)”, un bronzo di Giacometti del 1954 stimato $6-8 milioni, e dello stesso artista “Pommes Dans L’atelier” proposto a $3.5/5 milioni. Di Marc Chagall andrà invece all’incanto “La Maison Rouge”, uno dei primi acquisti della collezione Stone, stimato $2,5-3,5 milioni. La vendita continuerà con altre opere di Juan Gris, Josef Albers, Willem de Kooning, Adolph Gottieb e Jean Dubuffet.
Jerome H. Stone fu una figura centrale del Museum of Contemporary Art di Chicago, tanto da essere onorato con il titolo di life trustee, ma è forse più conosciuto per la lotta all’Alzheimer, iniziata dopo la scoperta della malattia della moglie Evelyn nel 1977, fondando nel 1979 l’Alzheimer’s Association, ad oggi una delle più importanti organizzazioni mondiali per la ricerca sulla malattia.