Twin Peaks: David Lynch dà l’addio al sequel della serie cult.
Se ne parlava ormai da tempo, ma la ripresa di Twin Peaks su Showtime, prevista per il 2016, sembra destinata a dissolversi nella nebbia. Di questo progetto non ne avevamo parlato per scaramanzia, ma a nulla è servito.
Sembra difatti che le speranze dei fan di Twin Peaks di trovare, 25 anni dopo, una risposta a tutti i misteri irrisolti saranno disilluse.
Domenica, David Lynch ha annunciato su Twitter e Facebook che ha deciso di abbandonare il progetto perché Showtime non ha messo a disposizione il budget che sperava di poter avere a disposizione per dar vita al progetto così come lo aveva immaginato. Un accordo finanziario andato a male è stata quindi la causa dell’addio di Lynch al progetto.
Questo non significa che lo spettacolo sia finito prima di iniziare, ma il co-creatore e regista David Lynch ha ufficialmente dato le proprie dimissioni. Insomma, non proprio la notizia che ogni fan di Twin Peaks avrebbe voluto ricevere.
Questa la dichiarazione di David Lynch:
Cari amici di Facebook, Showtime non ha staccato la spina a Twin Peaks. Dopo 1 anno e 4 mesi di trattative, ho lasciato perché non è stato offerto denaro a sufficienza per fare la sceneggiatura nel modo in cui sentivo dovesse essere fatta. Questo fine settimana ho iniziato a chiamare gli attori per far sapere loro che non avrei diretto. Twin Peaks può essere ancora molto viva, con Showtime. Amo il mondo di Twin Peaks e vorrei le cose fossero andate in maniera diversa.
Showtime aveva annunciato lo scorso ottobre l’imminente ritorno del serial, Lynch e il co-creatore e scrittore Mark Frost sarebbero entrambi dovuti tornare al lavoro per nove episodi ambientati nell’ormai mitica cittadina.
Una reunion che sembrava poter essere il modo perfetto per dare a questo cult la degna conclusione, nel modo in cui era stata originariamente pensata. Molti degli attori del cast originale sono stati arruolati per la nuova stagione, tra cui Kyle MacLachlan, che ha interpretato il ruolo dell’agente speciale dell’FBI Dale Cooper.
Proprio Laura Palmer, la vittima dell’omicidio tormentone che ha reso famoso il telefilm, aveva detto in un episodio: “ci rivedremo tra 25 anni“; una promessa che Lynch e Frost sembravano pronti a mantenere.
La prospettiva che questi due visionari sarebbero stati in grado di fornire una corretta conclusione al loro capolavoro aveva già mandato in fibrillazione tutti i fan di Twin Peaks; tutto quanto annunciato attorno a questo grande ritorno sembrava andare in direzione contraria rispetto a quella dei molti serial ripescati -in maniera non sempre molto brillante- di recente.
Netflix ha trasmesso una nuova stagione di Arrested Development, Fox ha riportato in vita 24 ed è in procinto di riproporre anche un altro grandissimo cult (a suo modo figlio e debitore di Twin Peaks): X-Files.
Il ritorno di Twin Peaks, padre fondatore del serial contemporaneo così come noi lo conosciamo (da X-Files a Hannibal, passando da Lost), sembrava diverso: due autori, Lynch e Frost, che volevano tornare ad armeggiare per la prima volta dopo anni con la loro creatura e correggerne l’eredità.
Che ne sarà dell’agente Dale Cooper? Della signora col ceppo? E la torta di ciliegie? Ora, senza David Lynch, tutti questi misteri sembrano nuovamente più imperscrutabili che mai.
Nel frattempo i fan di tutto il mondo hanno già dato vita a una petizione per la salvaguardia del serial: Save Twin Peaks.