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Fashion Revolution Day 2015: who made my clothes

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Il 24 aprile torna il Fashion Revolution Day, al grido di “Who made my clothes” ovvero “chi ha fatto i miei vestiti”, la campagna globale del mondo della moda, per combattere lo sfruttamento del lavoro nella produzione tessile.

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L’iniziativa, lanciata in Inghilterra da Carry Somers e coordinata in Italia dalla stilista Marina Spadafora si svolgerà in 66 Paesi del mondo, coinvolgendo tutta la filiera. Coltivatori di cotone, viscosa, produttori di tessuti, stilisti, grandi firme, negozi di abbigliamento e accessori. Insomma tutto il mondo della moda in difesa di una produzione giusta, etica e trasparente.

La data del Fashion Revolution Day è stata scelta nel giorno dell’anniversario di quel 24 aprile 2013 in cui a Dacca, in Bangladesh, morirono più di 1000 lavoratori di una fabbrica tessile, sepolti dal crollo dell’edificio.

Who made my clothesChi ha fatto i miei vestiti è dunque un grido, una provocazione e anche un monito perchè tutti coloro che lavorano e guadagnano nel comparto moda, in particolare le grandi firme e le grandi aziende che utilizzano ampiamente mano d’opera a basso costo, proprio nei Paesi asiatici, si impegnino a rispettare i diritti dei lavoratori, le loro vite e ad essere trasparenti con i consumatori, dichiarando ufficialmente chi realizza materialmente i capi venduti in occidente.

La partecipazione al Fashion Revolution Day è aperta a tutti. Per partecipare:

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    1. basta indossare un capo di abbigliamento con l’etichetta di fabbricazione in evidenza
    2. scattarsi una foto
    3. condividerla sui social network con l’hashtag #whomademyclothes e taggare una o più aziende e marchi della moda
    4. diffondere la campagna nominando/invitando altri 5 amici a fare lo stesso

Come ha sottolineato Marina Spadafora, ambassador della moda etica di Altromercato : “Fashion Revolution Day vuole essere il primo passo per la presa di coscienza di ciò che significa acquistare un capo d’abbigliamento, verso un futuro più etico e sostenibile per l’industria della moda, nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Scegliere cosa acquistiamo può creare il mondo che vogliamo: ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose per il meglio e ogni momento è buono per iniziare a farlo”.

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Save the date> 24 aprile 2015 www.fashionrevolution.org

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