Serena Brancale: Il gusto delle cose è il nuovo singolo tratto dall’album d’esordio –Galleggiare- della giovane artista pugliese.
Come al solito ritorna puntuale l’immancabile Concerto di Primavera Giuseppe Gagliardi, che anche per quest’anno ha riunito i cittadini di Spinazzola, dai più grandi ai più piccoli in un connubio fra le diverse espressioni artistiche come la musica e la danza che, com’è stato spiegato anche durante la serata, sono inscindibili l’una dall’altra e si completano a vicenda.
La ventisettesima edizione del Concerto di Primavera è stata organizzata, per il quarto anno consecutivo, dall’Accademia Musicale Innocenzo XII, con la disponibilità e la bravura dei due maestri Mariangela Sorrenti e Giuseppe Porrelli.
Non sono mancati momenti nei quali i ragazzi hanno fatto sentire la loro presenza, grazie alla loro esibizione sul palco che ha coinvolto i presenti, tra spettacoli e riconoscimenti ottenuti dai gruppi che sono stati invitati per la circostanza, come il coro Manos Blancas MusicaInGioco FamigliaDovuta, con l’orchestra infantile MusicaInGioco-Enziteto, diretti dal maestro Andrea Gargiulo, oppure la Conturband di Turi. Sebbene i veri protagonisti di queste esibizioni fossero i giovani, tuttavia ha partecipato anche il coro polifonico dell’Accademia Musicale Innocenzo XII, formato dagli adulti, accompagnando persino i ragazzi che frequentano i vari corsi organizzati dall’Accademia, che deve il suo nome all’illustre figura di papa Innocenzo XII al secolo Antonio Pignatelli, del quale ricorre il quattrocentesimo anniversario dalla sua nascita.
Una delle novità di quest’anno è stata anche la partecipazione di un’artista di fama come la cantante pugliese Serena Brancale, che si è fatta conoscere partecipando all’ultima edizione del Festival di Sanremo 2015.
«So che il Concerto di Primavera è un evento importante ‒ ha affermato Serena Brancale ‒ sono qui con la curiosità di vedere lo spettacolo. Penso che studiare sia necessario per inserirsi nel mondo della musica, ma bisogna avere anche la fortuna di trovarsi nei posti giusti come questo dove c’è molta arte condivisa da tante persone che amano fare arte e cibarsi di questo, guardandola ma anche suonandola. L’arte si suona, si dipinge, si canta e quello che ho fatto finora è stato di studiare e, soprattutto, divertirmi. Non sono dell’idea che la musica sia un lavoro. Certo io vivo di questo ma mi sento fortunata, però è un’attività che porta tanti sacrifici come quello di crederci e di vivere solo di questo non avendo uno stipendio fisso».
Serena Brancale ha partecipato al Festival di Sanremo 2015 presentandosi fra le Nuove proposte con il brano Galleggiare, fortemente influenzato dalle sonorità jazz. La sua formazione, infatti, è il risultato di uno studio svolto al Conservatorio N. Piccinni di Bari, dove ha conseguito il diploma di canto jazz.
«L’esperienza del Festival di Sanremo è stata inaspettata ‒ ha aggiunto la cantante ‒ ho partecipato come l’anno scorso, esattamente come partecipo a tanti festival e concorsi immaginando che possa andare ma anche no, invece quest’anno è andata molto bene perché c’è stato tanto sacrificio. Ho scelto un brano al quale tenevo particolarmente e mi sono iscritta al bando con lo spirito giusto, poiché bisogna partecipare sapendo che è un gioco. Non bisogna prenderla seriamente, altrimenti si può rimanere male. Fra l’altro ho partecipato a X Factor per due anni e so che cosa vuol dire stare male per non essere stati presi. Ho avuto questa fortuna di partecipare a Sanremo, grazie anche a tutto il circuito che mi era dietro, ovvero alla casa discografica che crede in me, a un produttore e manager, Michele Torpedine, che è lo stesso de Il Volo. Sono tre anni, ormai, che lavoriamo insieme e mi ha fatto registrare il disco come lo desideravo io, senza darmi dei paletti o scendere a compromessi».
«C’è un videoclip nuovo che uscirà l’11 giugno – ha concluso Serena Brancale ‒ e si chiama Il gusto delle cose, è un brano inserito nel disco Galleggiare. Il singolo uscirà sul canale YouTube della Warner Music Italy e mi fa tanto piacere, non vedo l’ora che ci sia questa botta di vita musicale. Oltre a Galleggiare c’è dell’altro, e, infatti, il singolo mostra il lato più ritmico della musica che ricorda il funky italiano alla Pino Daniele. E poi ci saranno tanti concerti sia in Puglia, ma anche in Trentino Alto Adige, in Sicilia, andremo a Roma e in Toscana».
Il Concerto di Primavera si è arricchito, dunque, anche di questa presenza, che si è unita a quella di alcuni giovani talentuosi che appartengono all’Associazione Musicale “Crisalide” di Gravina in Puglia. Perché, come ha affermato il noto filosofo Friedrich Nietzsche: «Senza la musica la vita sarebbe un errore». E la vita è raccontata e vissuta anche grazie alle canzoni, che sono la testimonianza della società come Generale di Francesco De Gregori e Imagine di John Lennon con le quali l’Accademia Musicale Innocenzo XII ha terminato la serata in un applauso collettivo.
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