Milano città delle cento meraviglie. E’ questa la promessa di Vittorio Sgarbi che sì, come avevamo preannunciato, auspicato (ma anche temuto) sembra deciso a volersi candidare sindaco di Milano.
“Lo faccio non tanto perché ho ambizioni politiche – ha dichiarato – ma perché mi sembra assurdo lasciare la città di Milano senza un’idea, un progetto”. E ha specificato: “Non ho alcun partito dietro e non ne voglio”.
Nessun partito, ma un’idea chiara e definita: alzare il “prestigio culturale” della città, sul modello del progetto della “Belle Arti” promosso con la Regione per Expo. Dopo tutto Milano è la città del Teatro alla Scala, della Triennale, di Brera, del Piccolo Teatro: è la città delle cento meraviglie.
Ma per passare dalle parole ai fatti “Serve qualcuno come me” – ha dichiarato il Vittorio nazionalpopolare. “Qualcuno deciso a fare di Milano la prima città italiana. Milano, oggi senza testa, sarà come Parigi”.
Il noto critico d’arte ha inoltre aggiunto: “Straccerò il bollettino per pagare le imposte, perché con i soldi vengono fatte cose come il Padiglione Italia all’Expo. Finisce Expo e cosa succede? L’unica cosa che non buttano giù è la più brutta” – ha affermato alludendo al Padiglione Italia. La sua proposta? “Io non smantello niente, tengo tutto, faccio dei letti a castello e ospito tutti gli emigranti, per 30 anni almeno può stare in piedi”.