Maurizio Cattelan rilegge Rimini con cartoline gigantesche nei luoghi-cartolina della città. “Saluti da Rimini” è il progetto per la città che l’artista ha ideato insieme a Pierpaolo Ferrari e al team di Toiletpaper.
Dal 1° luglio sino al prossimo 30 settembre, la città si popolerà dei grandi manifesti ideati dal più celebre e discusso artista contemporaneo italiano. Il progetto è appositamente studiato per la città ed è curato da Maria Cristina Didero.
Maurizio Cattelan, uno degli artisti più quotati in Italia, è l’interprete perfetto per una città così carica di attese, spunti, simbologia. Dal 2010 Cattelan porta avanti con Pierpaolo Ferrari la rivista Toiletpaper, che è stata celebrata in tutto il mondo per l’ironia delle sue immagini graffianti e seducenti, un ibrido fra arte contemporanea ed estetica pubblicitaria.
Dagli archivi di Toiletpaper Cattelan e Ferrari hanno selezionati otto scatti potenti e allusivi che catturano i significati simbolici di Rimini, in una narrazione inedita tra nobiltà e criticità dell’Italia intera. Dal 1 luglio al 30 settembre appariranno su billboard nei luoghi cruciali per l’identità cittadina a comporre un ritratto disseminato in cui Rimini è sia contenitore che protagonista.
Maria Cristina Didero ha detto: “Il ricco immaginario di Rimini – con la compresenza di antichità e modernità, di tradizione e novità, di velocità e lentezza, con le mille sfaccettature del mare, della campagna, delle atmosfere circensi, del cosmopolitismo e insieme di un sano legame con le radici – è uno stimolo ineguagliabile per la cultura contemporanea. Questo progetto pubblico è un’occasione straordinaria per guardare a tutta la complessità della città attraverso lo sguardo pungente di Toiletpaper di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. Toiletpaper ha saputo proiettare le icone di Rimini in un immaginario di contrasti e cortocircuiti: con la loro visionarietà Cattelan e Ferrari hanno fornito alla città di Rimini un nuovo punto di vista sulla realtà”.
Le immagini saranno esposte in vari luoghi della città e saranno diffuse anche attraverso il servizio di pubbliche affissioni ordinario, moltiplicandone il potere evocativo come un autoscatto in una galleria degli specchi.