E’ visitabile da oggi 24 luglio all’Impluviium della Triennale di Milano la mostra “Design ‘Shin Myeong’ – Korea’s PHANTASMA”.
L’evento porta a Milano una delle 9 esposizioni della sesta edizione della Gwangju Design Biennale (Corea, 15 ottobre – 13 novembre 2015), centrata su nuove creazioni di vasi Celadon.
Si tratta di vasi in porcellana dal tipico colore verde smaltato originaria della Cina del secondo secolo ma diventata famosa in Corea fin dal dodicesimo e tredicesimo secolo. La tradizione antica si incontra e si confronta in prodotti di altissima qualità, ideati da artisti e designer di fama internazionale, che hanno collaborato con le aziende ceramiste più famose di Gwangju.
Lo scopo è quello di far incontrare la tradizione del design coreano con artisti italiani che sono stati chiamati a innovare l’identità culturale. Il design contemporaneo coreano si nutre di ricerca e di metodologie influenzate anche dalla cultura giapponese e cinese, paesi che costituiscono i nuovi palcoscenici dell’economia mondiale e, al contempo, gli antichi e attuali palcoscenici della porcellana Celadon.
Il progetto della mostra è dell’architetto Seung Hyo Sang, coordinatrice della parte italiana è la designer Young Hee Cha, direttrice generale della mostra è Kyung Ran Choi.
50 tra artisti e designer – 25 italiani e 25 coreani – hanno decorato con graffiti e incisioni i vasi Celadon creati da Kajn Lee, talento emergente di questa lunga tradizione. Kajn Lee ha disegnato il vaso-tipo, su cui sono intervenuti i 50 artisti e designer, realizzandone tre copie per ciascuna. Una copia di ogni vaso verrà battuta all’asta, al termine della Biennale coreana, e il ricavato devoluto al programma per l’Infanzia dell’UNESCO.
I 25 artisti e designer italiani sono: Laura Agnoletto, Cinzia Anguissola, Alberto Biagetti, Mattia Bosco, Sergio Calatroni, Pierangelo Caramia, Gianni Celli, Aldo Cibic, Matteo Cibic, Titti Cusatelli, Riccardo Dalisi, Duilio Forte, Pietro Gaeta, Massimo Giacon, Anna Gili, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Giulio Iacchetti, Giovanni Levanti, Alessandro Mendini, Angelo Micheli, Franco Raggi, Prospero Rasulo, Marzio Rusconi Clerici, Luca Scacchetti.
I 25 artisti e designer coreani sono: Kim Yeongse, Seung Hyosang, An Sangsu, Shin Yeongbok, Yoon Hoseop, Lee Nami, Park Geumjun, Lee Yeonghye, Kim Seunghui, Bae Byeongu, Kwon Yeonggeol, Kim Yongtaek, Heo Daljae, Cho Jinho, Kang Haengbok, Yang Seonggu, Yoon Janghyeon, Na Sangok, Kim Juntae, Park Guhwan, Park Haengbo, Eun Byeongsu, Kang Byeonggil, Ang Yunho, Jung Guho.
“Pensiamo al valore di un design asiatico, essenziale per una società sostenibile”, dice la direttrice della Biennale di Gwangju. “Chi guarda deve capire e scoprire come la vita venga rinnovata dal design e dunque il perché dell’esistenza del design. Design ‘Shin Myeong’ è per noi espressione di un nuovo modo di fare cultura. Per la prima volta due mondi distanti quale oriente e occidente si uniscono attraverso un atto creativo che proprio in Triennale di Milano ha voluto raccontarsi. Mai prima d’ora era stato presentato un simile progetto e ne andiamo orgogliosi!”
Designer di fama, Kyung Ran Choi dirige l’istituto di ricerca per il design orientale della Università di Kookmin, promuovendo la ricerca sui processi e le metodologie basate sulla cultura comune di Corea, Cina e Giappone.
La mostra sarà visitabile fino al 23 agosto.