Lutto nel cinema. E’ morto a Roma l’attore Franco Interlenghi. 83 anni (nato a Roma il 29 ottobre 1931), volto del cinema italiano, protagonista del neorealismo, sua la mitica performance ad appena quindici anni in Sciuscià di Vittorio de Sica.
Ideale di volto di giovane bello, recitazione intensa e pulita, ha partecipato a molti film degli anni Cinquanta e Sessanta con la regia, tra gli altri, di Michelangelo Antonioni, Roberto Rossellini, Federico Fellini e Mauro Bolognini.
Ha recitato in Don Camillo (1952) I vinti (1953), I vitelloni (1953), Giovani mariti (1958).
Dagli anni Settanta continuò con il cinema ma si dedicò per la gran parte al teatro e alla tv (Don Matteo 4, 2004). Sul grande schermo lo ritroviamo nel western di Monte Hellman, Amore piombo e furore (1978), uscito negli Stati Uniti con il titolo China 9, liberty 37, in Miranda (1985) di Tinto Brass, in Pummarò (1990) e Le amiche del cuore (1992), entrambi di Michele Placido. Le sue ultime apparizioni, in Romanzo criminale, ancora con Placido, nel 2005, in Notte prima degli esami – Oggi, diretto da Fausto Brizzi nel 2007, in Io, Don Giovanni di Saura (2009) e La bella società di Gian Paolo Cugno nel 2010.
Luchino Visconti lo dirige a teatro in Morte di un commesso viaggiatore.
Nella carriera di Interlenghi ebbe una parte importante anche il teatro, dove iniziò a lavorare nello stesso periodo. Entrò nella compagnia di Rina Morelli e Paolo Stoppa, fu diretto da Visconti in Morte di un commesso viaggiatore nel ’51. Quanto al cinema, fra i grandi che lo diressero non mancò Fellini, che in I vitelloni (1953) gli affidò il ruolo di Moraldo, un giovane la cui storia riflette in parte quella dello stesso regista. Lo ritroviamo nello stesso anno accanto a Gina Lollobrigida in La provinciale di Soldati, presentato al Festival di Cannes. E trovò consensi anche presso gli autori stranieri: Joseph L. Mankiewicz (La contessa scalza, 1954, con Ava Gardner, Humphrey Bogart e Rossano Brazzi), Charles Vidor (Addio alle armi, 1957, con Rock Hudson), Claude Autant-Lara (La ragazza del peccato, 1958 con Brigitte Bardot e Jean Gabin).
Nel 1955 aveva sposato l’attrice Antonella Lualdi, conosciuta due anni prima sul set del film Canzoni, canzoni, canzoni di Domenico Paolella. Dal loro matrimonio sono nate due figlie, Stella ed Antonellina, entrambe attrici.
Apprezzato moltissimo anche a livello internazionale, di seguito la mitica sequenza del bacio con Brigitte Bardot nel film “La ragazza del peccato” del 1958 di Claude Autant-Lara, tratto dal romanzo In caso di disgrazia del 1956 di Georges Simenon.