C’è un concerto di flash alle Gallerie d’Italia-Palazzo Leoni Montanari di Vicenza. “Paparazzi. Fotografi e Divi dalla Dolce Vita ad oggi” è il nuovo progetto espositivo nato dalla collaborazione culturale di Intesa Sanpaolo con Camera – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, di cui è partner fondatrice. La mostra, al pubblico fino al 3 Febbraio 2019, è stata ideata e curata da Walter Guadagnini, direttore di Camera, e Francesco Zanot, ed è alla sua seconda presentazione dopo essere stata ospite negli spazi della Fondazione torinese.
L’iter fotografico ripercorre la storia di un tipo originalissimo, e assai discusso, di fotogiornalista: il Paparazzo. Attraverso sei sezioni tematiche, per un totale di 108 immagini, la mostra segue i mutamenti della società e degli stessi mezzi di informazione partendo dai primordi del fenomeno – la Roma anni ’50 – ai tempi odierni. Il termine è neologismo d’autore, lanciato da Federico Fellini nella Dolce Vita è un modo tutto italiano di definire quei fotografi, di professione o improvvisati, che in forma del tutto indipendente vivono rincorrendo le Star del mondo del cinema. Infatti è proprio nel secondo dopoguerra che la casa di produzione cinematografica di Cinecittà diventa una seconda Hollywood, scelta dai produttori americani per i minori costi e vincoli normativi.
Tazio Secchiaroli, Marcello Geppetti, Elio Sorci, Ezio Vitale e Lino Nanni sono solo alcuni nomi dei celebri obiettivi che hanno immortalato gli indimenticabili divi che hanno popolato la Roma della Dolce Vita, tutta bellezza e flash. Pare proprio che lo stesso Fellini nel creare la figura del paparazzo, interpretato da un meraviglioso Marcello Mastroianni, si sia ispirato a Tazio Secchiaroli e lo abbia voluto incontrare di persona per conoscere da vicino caratteristiche e dinamiche di questa “nuova” professione.
Il rapporto tra paparazzi e divi si gioca tutto, sin da subito, su un sottile equilibrio: la notorietà di un personaggio si valuta anche a seconda di quanto sia cercato e dunque fotografato e questo porta spesso le stesse celebrità a organizzare uscite programmate con i “ladri di immagini” e creare falsi scoop. A questo “fenomeno nel fenomeno” è dedicata la quarta sezione della mostra in cui vengono riproposti tutti quegli scatti creati ad artem per generare scalpore o soddisfare la curiosità dei lettori – famosa, a riguardo, la passeggiata di Carlo Ponti e Sophia Loren nel giardino della loro villa con il piccolo Cipì. Altri invece, gelosi custodi della propria privacy, commettono vere “aggressioni” nei confronti dei fotografi più invasivi come nel caso in mostra di Walter Chiari o Anita Ekberg.
La parte conclusiva del percorso, dedicata alla riflessione del fenomeno nella contemporaneità, propone il lavoro di alcuni artisti come Alison Jackson e Ellen von Unwerth che con ironia costruiscono scatti apparentemente rubati alle celebrità innescando un gioco di inganni che si estende dalle fake news al cyberbullismo – si veda, per esempio, la Marilyn immaginaria di Alison Jackson nella presunta relazione con Kennedy e la stessa Lady Diana.
Frutto del successo di questa “nuova” attività non potevano mancare nell’esposizione le numerose riviste settimanali dedicate a scoop e celebrities. Raccolte in una selezione variegata presentano un giornalismo frivolo, di immediata comprensione, spesso basato su immagini stilisticamente imperfette ma altrettanto efficaci e di grande popolarità e diffusione.
Informazioni utili
Paparazzi. Fotografi e divi dalla Dolce Vita ad oggi.
Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari
Contra’ Santa Corona 25, Vicenza
Da Martedì a Domenica dalle ore 10.00 alle 18.00
Biglietti: intero €5, ridotto €3, libero per le scuole
informazioni@palazzomontanari.com
www.gallerieditalia.com