Vittorio Sgarbi rassegna le dimissioni da assessore alla Rivoluzione, alla Cultura e all’Agricoltura di Urbino, carica ricoperta dal giugno del 2014, quando risultò determinante per la vittoria l’alleanza con il gruppo «Verdi Articolo 9».
«Essendo venute a mancare – osserva Sgarbi – le regole elementari di lealtà e di rispetto delle deleghe (fra le quali quella al centro storico), pertinenti al mio ruolo a Urbino, ed essendo stata lesionata l’organica alleanza che, con i “Verdi articolo 9”, mi vedeva nell’amministrazione di Urbino, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni, non potendo condividere contraddittorie scelte politiche e violazioni della legalità».
A incrinare il rapporto tra Sgarbi e il sindaco Maurizio Gambini, la scelta del vice sindaco Maria Francesca Crespini di far installare, in Piazza della Repubblica, nel cuore del centro storico, e cioè in un’area sottoposta al vincolo di tutela, una installazione impropriamente definita “albero di Natale”, che Sgarbi ha subito bollato come «una inutile bruttura immorale», spiegando che se non fosse stata tolta, si sarebbe dimesso, anche in ragione del fatto che non è stata mai autorizzata dal suo assessorato, competente alla tutela dell’importante centro storico marchigiano.
Il Vice Sindaco Crespini, che ha dato disposizioni di installare il controverso albero, non ha voluto rimediare all’abuso. In mezzo le «tarantellari» dichiarazioni del sindaco; prima ha annunciato che lo avrebbe fatto smontare, poi che lo avrebbe lasciato al suo posto, probabilmente per ragioni di evidente calcolo politico, visto che il Vice Sindaco Crespini conta in Consiglio ben tre consiglieri che gli garantiscono la maggioranza, e quindi la poltrona. Centinaia in queste ore, da parte di tanti cittadini di Urbino, i messaggi di solidarietà a Vittorio Sgarbi, che da assessore, grazie alle tante iniziative messe in campo, è riuscito a riaccendere i riflettori sulla città.