Roma. Timbravano il cartellino ed uscivano: denunciati nove dipendenti del Museo delle Arti
Sono stati smascherati nove dipendenti del Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma dal Comando Provinciale di Roma: per loro è scattata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici, per la durata di un anno. Di età compresa tra i 43 ed i 65 anni, si allontanavano dal posto di lavoro oppure timbravano per conto di altri colleghi che arrivavano più tardi rispetto all’orario previsto o che addirittura non si presentavano al lavoro.
L’indagine denominata “Museum” era stata avviata nel 2015, attraverso servizi di osservazione, pedinamenti e controlli con l’ausilio di video riprese e telecamere poste in punti nevralgici del museo.
C’era chi, durante l’orario di lavoro, si recava ad aiutare nel negozio del consorte, chi andava regolarmente a giocare presso un centro di scommesse sportive della zona. Per i nove indagati le accuse vanno da falsità materiale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa ai danni dello Stato, false attestazioni e certificazioni.
Verso la fine del mese di febbraio 2015 i militari avevano arrestato uno dei dipendenti del museo, sorpreso in località diversa dal luogo di lavoro benché ufficialmente presente, visto che aveva timbrato il cartellino all’inizio del turno. L’auspicio è che le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Roma Eur possano tirar fuori tutto il marcio che caratterizza questa, purtroppo, non sorprendente realtà tutta italiana.