Francofonia – Viaggio nel Louvre e nella storia dell’arte: quattordici anni dopo Arca Russa e due dopo il Leone d’Oro vinto alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per Faust ritorna al cinema il grande cineasta russo Aleksander Sokurov.
Francofonia è il prosieguo ideale di Arca Russa, un viaggio onirico e surreale nel Louvre, una riflessione sull’importanza dell’arte nella storia dell’Europa e dell’umanità.
Jacques Jaujard è il curatore in carica nel momento in cui la Francia viene occupata dai nazisti, il conte Franziskus Wolff-Metternich è invece l’uomo mandato da Adolf Hitler per ispezionare l’inestimabile patrimonio artistico francese, con lo specifico compito di trasferirne almeno una parte in Germania.
I due uomini non potrebbe essere più diversi: un funzionario e un aristocratico, ma insieme collaboreranno per preservare i tesori dell’arte in nome dei valori che rappresentano.
A loro pensa il regista russo per il suo Francofonia, ma anche a un nostalgico Napoleone e a una trasognante Marianne, che fuoriusciti dai quadri che li rappresentano vagano senza meta per il museo parigino.
«Chi vorrebbe una Francia senza Louvre, o una Russia senza Hermitage? Chi sarei stato se non avessi potuto vedere gli occhi di coloro che vissero prima di me?».
Domande che si pone lo stesso Sokurov, narratore e voce fuoricampo della sua stessa opera, filosofo e investigatore dell’arte europea.
Nel suo grande capolavoro Arca Russa Sokurov affrontava una profonda riflessione sulla arte e sulla cultura russa: un infinito piano sequenza di quasi due ore e mezza unito a una meraviglia visiva descrivevano e davano modo di riflettere sul ruolo dell’Hermitage, rappresentato infine come un’arca temporale capace di proteggere dalle tempeste della storia i tesori della cultura russa.
In Francofonia sceglie invece un approccio diverso, stratifico, in grado di toccare diverse tematiche. La storia del Louvre durante l’occupazione nazista viene rappresentata come solo una delle tante avversità che il più grande museo di Francia ha dovuto affrontare nel corso della sua storia.
Il Louvre di Parigi come l’Hermitage di San Pietroburgo, Arca Russa riflesso speculare di Francofonia, palazzi di pietra che come una metaforica nave navigano l’oceano infinito del tempo, custodi della storia e dell’identità dell’umanità europea. I due protagonisti, il funzionario francese e l’aristocratico militare tedesco sono fratelli, uomini fedeli al proprio paese d’origine che pur conservando un forte senso patriottico si alleano nel nome l’arte. Napoleone e la Marianne, attraversano il museo vagando nei suoi corridoi e nelle sue stanze, eletti a simboli iconografici della loro nazione e fantasmi delle sue stesse contraddizioni.In una delle ultime sequenze del film appare la Gioconda di Leonardo, cuore pulsante del Louvre, che come una testimone eterna sembra sembra osservare ironicamente la storia e i suoi protagonisti. Con Francofonia Sokurov sembra volerci ricordare l’importanza e il ruolo dell’arte, memoria perenne della fragilità umana e allo stesso tempo della sue straordinarie possibilità.