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La Videoarte italiana a 360 gradi. Un libro essenziale “lungo” 40 anni

La Galleria del Cavallino sul set di Relation in Space di Marina Abramovich e Ulay, Venezia 1976. courtesy Archivio Cavallino La Galleria del Cavallino sul set di Relation in Space di Marina Abramovich e Ulay, Venezia 1976. courtesy Archivio Cavallino
La Galleria del Cavallino sul set di Relation in Space di Marina Abramovich e Ulay, Venezia 1976. courtesy Archivio Cavallino
La Galleria del Cavallino sul set di Relation in Space di Marina Abramovich e Ulay, Venezia 1976. courtesy Archivio Cavallino

Dalle meravigliose esperienze sperimentali degli anni Settanta fino ai giorni nostri, l’Italia è sempre stata un centro propulsore per lo sviluppo della Videoarte. Un patrimonio culturale molto spesso sottovalutato la cui storia è una continua scoperta. Il nuovo libro di Maurizio Marco Tozzi ripercorre i momenti più evolutivi attraverso i racconti dei protagonisti e le testimonianze di critici e studiosi, intervistati dall’autore.

Il primo capitolo è dedicato all’analisi delle prime teorie sul rapporto fra arte e tecnologia di Lucio Fontana, al rapporto fra il nostro paese ed il padre della videoarte Nam June Paik, ai primi studi e realizzazioni di Luciano Giaccari che elaborò la Classificazione dei modi d’uso del video in arte.

Gli anni Settanta sono invece i protagonisti del secondo capitolo ove vengono ripercorse tutte le meravigliose esperienze che portarono l’Italia ad essere uno dei maggiori centri internazionali di produzione e diffusione della videoarte: dalla mostra Gennaio ’70, alle performance della Galleria L’Attico, alla alle prime opere realizzate alla Galleria del Cavallino di Venezia, a art/tapes/22 di Firenze e al Centro Videoarte Palazzo dei Diamanti di Ferrara.

Alessandro Amaducci, Future(ism), 2013
Alessandro Amaducci, Future(ism), 2013

Nei capitoli successivi sono evidenziati gli avvenimenti degli anni Ottanta ma anche le problematiche relative alla salvaguardia e all’archiviazione di queste opere che rischiano di andar perdute lasciando un grande vuoto nella storia dell’arte italiana.

Il saggio riflette poi sul periodo dagli anni ’90 fino ai giorni nostri che ha visto questa espressione artistica sempre in continua evoluzione fino ad arrivare al videomapping. Il libro presenta inoltre 24 immagini fotografiche che contribuiscono a ripercorrere questa appassionate storia. Il saggio è dunque un momento di studio, critica e riflessione sul passato, presente e futuro della videoarte italiana.

Elenco degli intervistati

Alessandro Aiello (canecapovolto); Luca Agnani; Alessandro Amaducci; Carlo Ansaloni; Angelica Cardazzo; Renato Barilli; Maria Gloria Bicocchi; Achille Bonito Oliva; Sergio Borghesi; Maurizio Camerani; Mario Canali; Mario Carbone; Leonardo Carrano; Fabio Cirifino (Studio Azzurro); Mario De Candia; Lia Durante; Francesca Fini; Marco Maria Gazzano; Luciano Giaccari; Mario Gorni; Igor Imhoff; Laura Leuzzi; Sandra Lischi; Ignazio Lucenti (Recipient.cc); Marcantonio Lunardi; Federica Marangoni; Nicolò Massazza (Masbedo); Giovanni Melotti; Anna Maria Monteverdi; Giulio Paolini; Lisa Parolo; Stephen Partridge; Marco Pierini; Fabrizio Plessi; Marco Pucci (InSynchLab); Michele Sambin; Leonardo Sangiorgi (Studio Azzurro); Fabio Sargentini; Umberto Scrocca; Lino Strangis; Giacomo Verde; Bill Viola; Luigi Viola.

L’autore – Maurizio Marco Tozzi

Maurizio Marco Tozzi è un curatore d’arte contemporanea. Da anni dedica le sue ricerche ai linguaggi audiovisivi e al rapporto fra creatività e nuove tecnologie. E’ laureato in Cinema ed Immagine Elettronica all’Università di Pisa e specializzato in Net Art e Culture Digitali presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Dirige Over The Real – Festival Internazionale Video Arte Viareggio ed ha curato esposizioni alle quali hanno partecipato: Alessandro Amaducci, Angelica Bergamini, Alain Escalle, Bill Viola, Bruno Larini, Christian Boustani, Giacomo Verde, John Bizas, Lino Strangis, Marcantonio Lunardi, Paolo Cirio, Tommaso Tozzi; ed hanno collaborato Invideo Milano, La Casa Totiana e la piattaforma virtuale del Museo del Metaverso.

Partecipa a conferenze su vari temi dell’arte contemporanea affrontati anche nei suoi saggi fra cui il recente La Videoarte Italiana (2016) edito da Danilo Montanari e Seamless Interaction with Works of Art pubblicato all’interno di Media Art. Towards a New Definition of Arts in the Age of Technology (2015).
E’ iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1993 e collabora con diverse testate, fra cui Juliet Art Magazine, e uffici stampa.
Per circa 15 anni si è inoltre occupato di trade marketing ed organizzazione di eventi per importanti aziende internazionali.
Fa parte dell’associazione C.A.R.M.A di Roma e BAU di Viareggio.

Maurizio Marco Tozzi
La videoarte italiana
dagli anni ’70 ad oggi
Danilo Montanari Editore

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