In primavera Milano sarà nuovamente sotto i riflettori, con la XXI Esposizione Internazionale. La Triennale si prepara alla sfida, attraverso un nuovo progetto che coniuga responsabilità sociale e rigore culturale; un connubio degno dell’unica istituzione al mondo ad essere riconosciuta dal BIE. Andiamo alla scoperta degli Amici della Triennale.
Gli Amici della Triennale, una community nel segno della creatività
Tutto comincia nel 1936, quando la famiglia Bernocchi dona il Palazzo dell’Arte – la storica sede di Viale Alemagna- al Comune di Milano. Da quel momento la Triennale cresce progressivamente, grazie al sostegno di benefattori e all’affetto di un pubblico sempre più numeroso. A otto decadi di distanza l’Istituzione sceglie di guardare al futuro, attingendo alla vocazione al mecenatismo culturale iscritta nel proprio DNA. Nascono così gli Amici della Triennale: una community desiderosa di sostenere attivamente la vita culturale di Milano e di condividere i cambiamenti della creatività contemporanea.
Mecenatismo democratico
A guidare gli Amici della Triennale sarà il Presidente Elena Tettamanti: architetto e curatrice, specializzata proprio nella multidisciplinarietà fra le arti che contraddistingue la stessa istituzione. “Amici della Triennale – Spiega Elena Tettamanti- vuole essere una comunità ispirata a valori di responsabilità sociale e condivisione culturale, talvolta di vero e proprio mecenatismo. La community è aperta a tutti: privati, aziende, fondazioni ed enti, ma un posto speciale è riservato alle generazioni di domani” conclude il Presidente.
Nel secondo millennio il mecenatismo si fa più democratico; così l’adesione agli Amici della Triennale prevede forme di sostegno ispirate a criteri di grande flessibilità, attraverso categorie distinte, che vanno da quella di “Studenti” a quella di “Mecenati”. Inoltre, tutti i partecipanti potranno usufruire degli sgradì fiscali dell’Art Bonus del Ministro Franceschini.
Una nuova membership culturale
Se da un lato gli Amici Della Triennale, attraverso il loro contributo, sosterranno la concreta realizzazione delle attività dell’Istituzione, dall’altra parte potranno godere di una membership card che aprirà loro le porte della creatività contemporanea. Dall’accesso gratuito alle mostre del Palazzo dell’Arte, alle anteprime guidate dai curatori, dalle visite a studi di artisti e collezioni private, alla VIP card per eventi del calibro di MiArt, Mia o Artissima. Un dialogo sinergico fra dare e ricevere, perché un futuro solido nasce dallo scambio culturale.